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mercoledì 8 giugno 2016

Vane a tutt'ora le ricerche di Simone Carpintieri. Analogia con un triste evento del 1998

Si sono rivelate vane, nonostante il notevole impiego di uomini e mezzi, le ricerche di Simone Carpintieri, il giovane pescatore dilettante S.C., nativo di Milazzo, ma residente da tempo a Vulcano, del quale non si hanno notizie da lunedì sera cioè da quando, a bordo di un "open" di 6 metri, dotato di un motore fuoribordo da 150 cavalli, aveva lasciato l'isola per una battuta di pesca.
Carabineri, Guardia Costiera con motovedette e un aereo hanno girato in lungo e largo il tratto di mare prospicente Vulcano Gelso dove è stata ritrovata l'imbarcazione. Le ricerche si sono spinte anche oltre nel disperato tentativo di ritrovarlo.
Con il calare della sera le ricerche saranno, ovviamente, sospese. Se ne riparlerà domani.
Intanto proseguono le indagini per comprendere, se possibile, cosa può essere accaduto. Non si tralascia alcuna ipotesi.

La scomparsa in mare di Simone Carpentieri riporta alla mente un fatto analogo, verificatosi nelle Eolie nel settembre del 1998. 
In quell’occasione a scomparire in mare, dopo essere uscito per una battuta di pesca, fu il 34enne pescatore Giuseppe Profilio. 
Una scomparsa che, ancora oggi, a distanza di oltre 17 anni, continua a restare avvolta nel mistero. Dell’uomo, nonostante le capillari ricerche e i molteplici appelli lanciati dalle Autorità e dalla famiglia, non si è più saputo nulla. La sua barca, invece, venne ritrovata dopo qualche giorno dalla sua scomparsa, sul litorale di Nocera Tirinese a dieci chilometri circa da Vibo Valentia.
Ci auguriamo,  anche se con il passare delle ore la speranza di trovare in vita Simone diventa sempre più utopia, che possa esserci un finale diverso

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