Il sopralluogo ha riguardato sia la parte che è limitrofa o all'interno del demanio marittimo sia i ponti della Provinciale che insistono nei pressi dell'area di cava per i quali, a distanza di 140 giorni dalla chiusura da parte dei vigili del fuoco delle corsie lato mare, continua a non esserci alcun provvedimento.
Tra l'altro, e per questo c'è stato il coinvolgimento dell'Autorità marittima, se i ponti dovessero cedere il materiale finirà sul sottostante demanio marittimo con chiaro rischio per l'incolumità non solo per chi eventualmente si trova a transitare su di essi ma anche dei fruitori del litorale.
Attenzionato anche l'ex pontile di carico della Pumex che, dopo il crollo di una sua parte nel novembre 2015, continua a costituire una fonte di potenziale pericolo anche in considerazione che una parte delle putrelle che lo sostengono sono corrose dall'azione dei marosi. A proposito del pontile - così come d'altronde dell'area di cava ex Pumex e di una zona sede di un vecchio stabilimento - sono rimaste "lettera morta" le diffide inoltrata al curatore fallimentare, nonostante questi, già nei primi mesi del 2016 aveva garantito un intervento. Sollecitazioni che saranno reiterate anche se, da più parti, stante anche la situazione di pericolo, si invoca un intervento sostitutivo da parte del Comune.
Intanto oggi operazione di "pulizia" sul demanio marittimo a Marina Corta, nei pressi del Chitarra Bar, da parte dell'Autorità Marittima. Sono state sequestrate delle reti che, in violazione alla normativa in vigore, erano state depositate da pescatori locali su una parte del molo.
I controlli proseguiranno anche nelle altre aree portuali.
Le foto del sopralluogo sono di Controcorrente eoliana
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