Vi scrivo da Stromboli. Voi almeno sapete dov’è ?? Perché credo che le autorità governative non lo sappiano bene. E’ in mezzo al mare, un mare pacifico o burrascoso secondo come vuole il vento.
Da un po’ di tempo, sono state soppresse le rappresentanze municipali, per qualsiasi formalità, anche la più benigna, bisogna recarsi tramite mezzi marini, fino all’isola madre (si fa per dire) Lipari. Si perde una intera giornata (se tutto va bene) per una formalità che altrove richiederebbe un’oretta (male che vada). Sarà il motivo per il quale queste circoscrizioni sono state mantenute nelle grandi città, Palermo,Catania ecc. laddove, a piedi, in bici o col bus, questi servizi sono, per così dire, a portata di mano.
E questo mi fa pensare che molto probabilmente cui ci “governa” non sa con precisione dove sono e cosa siano, le Isole.
E che da noi, il Consiglio di quartiere, per primo il Presidente, operava da volontariato, senza nessuna spesa per spostamenti e varie.
Per fortuna, si sono ricordati di noi i politici in vena di elezioni. Che impianteranno, in qualche luogo, il loro tendino con il listino di promesse mirabolanti.
Però, dico io: se non apparteniamo a nessuno, se nessuno qui ci mette la firma, per chi, per come e per che cosa dovremmo votare? Ufficialmente il comune di Lipari è qui rappresentato quanto l’Isola di Pasqua; una sede elettorale in un posto che non rappresenta proprio nulla… non mi sembra cosa…Il voto a me sembrerebbe nullo, quindi penso che non s’ha da fare.
Poi sarebbe proprio un po’ troppo, essere presenti solo per chiederci i voti, e poi non esistere per fare il proprio dovere, amministrare un’ isola lontana miglia e miglia dalle sedi del comune, per il meglio dei propri abitanti.
Io andrò a votare quando il Comune avrà ristabilito una rappresentanza ufficiale continua (non episodica) sull’isola. Qualsiasi altra richiesta la terrò come illegale.
Aimée CARMOZ.
Da un po’ di tempo, sono state soppresse le rappresentanze municipali, per qualsiasi formalità, anche la più benigna, bisogna recarsi tramite mezzi marini, fino all’isola madre (si fa per dire) Lipari. Si perde una intera giornata (se tutto va bene) per una formalità che altrove richiederebbe un’oretta (male che vada). Sarà il motivo per il quale queste circoscrizioni sono state mantenute nelle grandi città, Palermo,Catania ecc. laddove, a piedi, in bici o col bus, questi servizi sono, per così dire, a portata di mano.
E questo mi fa pensare che molto probabilmente cui ci “governa” non sa con precisione dove sono e cosa siano, le Isole.
E che da noi, il Consiglio di quartiere, per primo il Presidente, operava da volontariato, senza nessuna spesa per spostamenti e varie.
Per fortuna, si sono ricordati di noi i politici in vena di elezioni. Che impianteranno, in qualche luogo, il loro tendino con il listino di promesse mirabolanti.
Però, dico io: se non apparteniamo a nessuno, se nessuno qui ci mette la firma, per chi, per come e per che cosa dovremmo votare? Ufficialmente il comune di Lipari è qui rappresentato quanto l’Isola di Pasqua; una sede elettorale in un posto che non rappresenta proprio nulla… non mi sembra cosa…Il voto a me sembrerebbe nullo, quindi penso che non s’ha da fare.
Poi sarebbe proprio un po’ troppo, essere presenti solo per chiederci i voti, e poi non esistere per fare il proprio dovere, amministrare un’ isola lontana miglia e miglia dalle sedi del comune, per il meglio dei propri abitanti.
Io andrò a votare quando il Comune avrà ristabilito una rappresentanza ufficiale continua (non episodica) sull’isola. Qualsiasi altra richiesta la terrò come illegale.
Aimée CARMOZ.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.