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venerdì 20 ottobre 2017

Lavorazione pescato e vendita senza autorizzazioni e cattura "spadini" . Sanzioni e sequestri della Guardia costiera di Milazzo

Nei giorni scorsi, è proseguita l’attività di vigilanza e controllo da parte degli uomini della Guardia Costiera di Milazzo per prevenire e reprimere illeciti in materia di pesca marittima e commercializzazione di prodotto ittico. I controlli si sono svolti presso i punti di sbarco del pescato, a bordo delle unità da pesca e presso rivendite all’ingrosso ed al dettaglio di prodotti ittici.
Durante l’attività sono stati riscontrati alcuni illeciti.
Il personale impegnato a terra ha effettuato il sequestro di circa 15 kg. di prodotto ittico appartenente a varie specie, sottoposto a lavorazione e confezionato all’interno di n. 27 contenitori per alimenti e commercializzato presso una pescheria, in assenza di tutte le informazioni obbligatorie per il consumatore. L’attività è stata espletata congiuntamente al personale dell’ASP competente, che ha provveduto a sanzionare il titolare della pescheria in quanto privo di apposita autorizzazione alla lavorazione del prodotto ittico. Il prodotto sequestrato è stato destinato alla distruzione perché giudicato non idoneo al consumo umano.
Di particolare interesse è stata l’attività posta in essere in mare dalle unità della Guardia Costiera di Milazzo. La MV CP 544 ed il battello GC A 64 hanno sequestrato mt. 5.000 circa di palangaro derivante, provvedendo al rigetto in mare di ben 40 esemplari di pescespada sotto misura, rinvenuti ancora in vita. Si è proceduto, inoltre, al sequestro di ulteriori n. 9 esemplari tutti aventi dimensioni inferiori alla taglia minima consentita.
Inoltre, sempre il battello GC A 64 ha proceduto a sequestrare attrezzi non consentiti denominati FAD, privi della necessaria marcatura, abitualmente impiegati da pescatori diportisti che praticano abusivamente la pesca della “lampuga”.
La cattura di esemplari sotto la taglia minima consentita è una attività particolarmente dannosa e che può nuocere gravemente alla conservazione degli stock ittici interessati, pertanto rappresenta una condotta pesantemente sanzionata dalla vigente normativa nazionale e comunitaria.
L’attività di controllo e vigilanza a cura della Guardia Costiera di Milazzo continuerà nei prossimi giorni su tutto il territorio di competenza per verificare il rispetto della politica comune della pesca anche in merito all’osservanza delle norme inerenti le misure di gestione in materia di catture bersaglio della specie “alalunga” nel Mediterraneo.

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