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domenica 27 maggio 2018

Oceana esplora gli abissi delle Eolie

COMUNICATO
Oceana ha intrapreso una spedizione nelle isole Eolie, un arcipelago vulcanico a nord della Sicilia i cui abissi rimangono per la maggior parte inesplorati. Questo viaggio di ricerca della durata di un mese mira a compilare filmati e dati provenienti da zone d’acque profonde. Queste informazioni saranno utilizzate per supportare la designazione di un’area marina protetta (AMP) per salvaguardare questa straordinaria regione del Mar Tirreno dal degrado degli habitat, dalla pesca eccessiva e dall’inquinamento.
“Le isole Eolie sono punti caldi della biodiversità, a causa dei vulcani e dei monti sottomarini della regione. La spedizione di Oceana contribuirà a colmare una lacuna di conoscenze critiche sulla vita marina in acque profonde,” ha spiegato Ricardo Aguilar, direttore della ricerca per Oceana in Europa. “Il Mar Mediterraneo sta affrontando una crisi dovuta allo sovrasfruttamento delle risorse ittiche, alla perdita della biodiversità e alla distruzione degli habitat. Le aree marine protette sono lo strumento migliore per preservare questi preziosi ecosistemi e il sostentamento delle persone da essi dipendenti.”
Nel 2016 il governo italiano ha assunto ufficialmente l’impegno di designare un’AMP nelle Eolie, dopo aver identificato la regione come una potenziale area da proteggere negli anni ’80. La spedizione di Oceana mira a supportare tale processo, raccogliendo dati sulla fauna selvatica che sono spesso trascurati a causa delle difficoltà tecnologiche associate alla ricerca in acque profonde. Questa ricerca marina contribuirà all’esistente progetto delle isole Eolie in corso di realizzazione da parte della Blue Marine Foundation (BLUE) in collaborazione con il Fondo di conservazione delle isole Eolie, che mira a garantire la designazione di un’AMP e al sostegno della pesca sostenibile, dello sviluppo e del turismo.Le Eolie sono note per essere la dimora di specie carismatiche a rischio, come capodogli e tartarughe marine, e preziose specie commerciali, come il pesce spada e il tonno rosso. Tuttavia, si sa poco sugli organismi che si trovano nelle aree più profonde. Gli scienziati a bordo dell’Oceana Ranger avranno la possibilità di esplorare e documentare la vita marina associata ad habitat rari e vulnerabili, tra cui sorgenti idrotermali che rilasciano gas derivanti dall’attività vulcanica, barriere coralline e altri elementi la cui protezione rappresenta una priorità. Questa ricerca subacquea sarà condotta utilizzando un veicolo a distanza (ROV) in grado di immergersi fino a 1000 m di profondità.
Oceana è stata scelta per coordinare questa ricerca marina grazie alla sua competenza e a oltre un decennio di esperienza nell’uso di robot subacquei per esplorare le acque europee e del Mediterraneo. Oceana ha già condotto indagini nelle Eolie nel 2007, includendo questa regione tra le 100 aree MedNet, una proposta per una rete globale di aree protette nel Mediterraneo. Tra i suoi ultimi progetti, l’organizzazione internazionale per la conservazione del mare sta per portare a termine un progetto di sei anni per designare una rete di APM a Malta, e nel 2014, ha esplorato aree di acque profonde e un vulcano sottomarino a El Hierro (Isole Canarie), un’area che è stata proposta per diventare il primo parco marino nazionale della Spagna.
Questo progetto è reso possibile grazie al generoso supporto di IF International Foundation, Pictet Charitable Foundation, SmileWave Fund e vari singoli donatori.

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