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sabato 1 giugno 2019

"Lei guardava il mondo, la sua isola con occhi gentili e infinito stupore". Ricordo di Aimée Carmoz (di Leandro Janni – Presidente di Italia Nostra Sicilia)


 Italo Calvino ha scritto: «Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo». 
Ci siamo conosciuti diversi anni fa, io e Aimée Pierrette Carmoz: sulle pagine de “la Repubblica” – Palermo, quando Giustino Fabrizio era capo della redazione. Spesso Fabrizio pubblicava le nostre lettere al giornale: ovvero i messaggi, i commenti di due indomiti cittadini, di due appassionati ambientalisti. Io scrivevo da Caltanissetta, Aimée Carmoz da Stromboli. Poi, abbiamo iniziato a scambiarci e-mail o a sentirci telefonicamente. Era bello ascoltare il delicato accento francese di Aimée. Era bello discutere di ecologia, di paesaggio, di politica e di bellezza con questa donna timida, minuta e determinata; presidio di Italia Nostra nelle isole Eolie. Poi, nell’estate del 2008, andai a trovarla nella sua amatissima Stromboli, l’isola “niura” – come diceva lei. L’isola-vulcano. Conservo alcune preziose immagini fotografiche di quel viaggio, di quei luoghi, tra cui quelle relative al sublime cimitero di Stromboli: un esercito silente e immobile di croci bianche in mezzo a un campo verde e giallo. Sullo sfondo, l’azzurro intenso del mare. Un mare caldo e salato. Sulfureo e inquieto.
Aimée Carmoz se ne è andata lo scorso 23 maggio. Si è consumata, lentamente, nella sua isola “niura” ma piena di luce e di bellezza. Nel luogo dove aveva scelto di vivere, di abitare. Per sempre. Un luogo dell’anima. Assoluto. Ad agosto Aimée avrebbe compiuto 90 anni. Nelle isole Eolie, ma non solo, è stata protagonista di tante battaglie a tutela dell'ambiente. Sempre ricca di fede e speranza. Di leggerezza e ironia. Lei guardava il mondo, la sua isola con occhi gentili e infinito stupore. Quanta grazia nella sua vita. Quanta passione, dedizione, cura. E impegno. Queste parole scriveva Aimée nell’estate del 2008: «La pace, sì, e l'innocenza ... e questo venticello fresco intorno all'anima mia, in quest'inferno che divampa intorno a noi ...»
Leandro Janni – Presidente di Italia Nostra Sicilia

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