Un romanzo “leggermente distopico” come l’ha definito l’autrice, ambientato in futuro che è quasi presente, dove le vite narrate prendono corpo sotto i nostri occhi con una evidenza che lascia senza fiato.
Nulla è lasciato al caso, in questo romanzo : il percorso di Khaled dal Belgio alla Sicilia, con il suo trolley rosso, le indagini del maresciallo Vitale, la solitudine stranita di Karolina a Bruxelles, la tenerezza del vecchio Orso in un luogo imprecisato della pianura padana: Evelina Santangelo traccia una mappa di vite solitarie, che si muovono come scie luminose sopra uno sfondo di pregiudizio, di ignoranza, di violenza e – soprattutto – di indifferenza.
Di questo ragazzino esile come un giunco che si sposta nelle nebbie del nord con la sua valigia, nessuno sa niente. Qualcuno lo ha visto, ma pochi lo hanno guardato. Di lui ricordano solo una macchia rossa, indistinta, che sembra fluttuare nella bruma. In quel trolley rosso “né troppo piccolo né troppo grande” Khaled nasconde tutto quello che ha, il passato, il futuro.
Karolina ha perduto suo figlio. Se n’è andato una mattina, sbattendo la porta e non ha più dato notizie di sé. Dopo mesi di inutile attesa, si rende conto che di Andreas non sa nulla, nulla dei suoi inspiegabili silenzi, delle sue notti fuori casa. Così, nel tentativo di capire, entra nel computer di suo figlio e scopre un mondo parallelo,oscuro, torbido, sconosciuto e incontrollabile.
Orso è vedovo, non ha figli. La sua sola compagnia è un cane che chiama Lupo ed il bar del paese dove a volte beve un bicchiere e gioca a carte. Nella vita del vecchio entra all’improvviso una creatura che ha le sembianze di un bambino e l’inconsistenza di un sogno. Il bambino custodisce un biglietto dove è scritto il suo nome e la sua età : mi chiamo Nadir ed ho 4 anni… mio fratello si chiama Khaled…
Nadir è uno dei “bambini – viventi” , creature sospese in una dimensione “altra”, con occhi neri e senza fondo, membra esili, sguardi attenti immobili e senza giudizio. Sono le creature che vengono da un “altro mondo” e si mescolano senza rumore alle frotte di bambini tra i banchi di scuola, si materializzano in spazi chiusi ed improbabili, si confondono tra la gente come ombre silenziose e inquietanti.
Giornalisti e politici, forze dell’ordine e gente comune : tutti vedono ma non sanno spiegare. Come trovare le parole per dire. Non è possibile, perché di fronte al dolore le parole non bastano.
E forse il messaggio di Evelina Santangelo è proprio questo : che di fronte all’insondabile non possiamo fare altro che lasciarci guidare dal cuore.
Evelina Santangelo presenterà il suo romanzo “Da un altro mondo “ a Lipari lunedì 27 maggio alle ore 19,00 all’Hotel Carasco.
Martedì 28 maggio alle ore 11,30 l’autrice incontrerà i lettori all’Aleph in via Marconi n. 11 per il firma – copie.
Ingresso libero ed aperto a tutti gli interessati. Vi aspettiamo!
Associazione Culturale L’Aleph
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