Il cratere centrale dello Stromboli e quello di sud
– ovest hanno una dimensione maggiore di alcune decine di metri rispetto alla misura precedente all’esplosione parossistica dello scorso tre luglio.
La
diversa strutturazione è evidenziata – come riporta il Laboratorio geofisico
sperimentale dell’Università di Firenze, da sempre impegnato nel monitoraggio
del vulcano – dalle immagini satellitari.
Da lunedì notte, inoltre, la telecamera ad infrarossi di Punta Labronzo, mostra un trabocco lavico in
corrispondenza del settore craterico di SW, con un flusso lavico che raggiunge
circa quota 500m s.l.m. lungo la Sciara del Fuoco. Il trabocco è confermato anche
dall'analisi delle immagini della telecamera termica di Punta Dei Corvi.
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