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venerdì 28 agosto 2020

Per la tragica fine di Alessandro Bivacqua, si ipotizza un malore.

Nuovi particolari sono emersi sulla tragica fine di Alessandro Bivacqua, il giovane messinese, perito tragicamente l'altra notte nello specchio d'acqua antistante alla foce dell'Itala, il torrente che delimita il territorio dei comuni di Itala e di Scaletta, durante una immersione verosimilmente per scandagliare i fondali o forse per localizzare qualche pesce.

In merito agli accertamenti in corso, disposti dalla magistratura ed affidati ai carabinieri di Scaletta Zanclea, che agiscono sotto le direttive del comandante Gianluca Bonelli, vige il massimo riserbo né soprattutto sono state chiarite del tutto le cause del decesso del giovane pizzaiolo, anche se, da una prima ricostruzione, la vittima sarebbe morta per annegamento. Non è improbabile però, stante il parere di qualche esperto del settore, che il sub, prima di perdere i sensi, possa essere stato colpito da un improvviso malore e sebbene si trovasse a poca distanza dalla battigia, non ricevendo alcun aiuto, è andato sott'acqua dove è rimasto per lungo tempo. Il corpo della vittima che galleggiava, è stato avvistato dal collega di battuta quando è riemerso ed ormai non c'era più nulla da fare. Infatti i disperati tentativi di soccorso operati dallo stesso amico, da alcuni pescatori che in barca si trovavano nello stesso tratto di mare e subito dopo anche dal personale del presidio sanitario del 118 di Itala prontamente intervenuto sul posto, sono risultati vani ed a tutti i soccorritori, non è rimasto altro, che constatarne il decesso. Il corpo dello sfortunato pizzaiolo, la muta indossata e quant'altro da lui utilizzato per la pratica di questo sport, sono a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha disposto l'esame autoptico del cadavere, che dovrebbe essere effettuato nel volgere di qualche giorno e dovrebbe accertare le cause del decesso. La tragica fine di Alessandro Bivacqua, che lascia moglie ed una bimba ancora in tenerissima età, ha destato profonda impressione anche a Messina dove il 29 enne lavorava come pizzaiolo in un noto locale del centro. Il giovane era molto conosciuto e stimato da tutti per le sue non comuni doti umane e per la sua immensa passione per la cucina.

Disposta l'autopsia,ed accertamenti in corsoanche sulle attrezzature

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