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Il 29 dicembre 1971 il senatore a vita ed ex presidente del Consiglio Giovanni Leone presta giuramento come sesto Presidente della Repubblica Italiana, assumendo ufficialmente la più alta carica dello Stato.
L’elezione di Leone, avvenuta il 24 dicembre, ha segnato un momento storico per la Repubblica: si è infatti conclusa dopo la più lunga elezione presidenziale mai registrata in Italia, durata ben ventitré scrutini prima di raggiungere la maggioranza necessaria.
Figura di primo piano della vita politica e istituzionale del Paese, Leone porta al Quirinale una lunga esperienza maturata in Parlamento e alla guida del governo. Il suo mandato si apre in una fase complessa della storia nazionale, caratterizzata da forti tensioni politiche e sociali, che richiederanno equilibrio, fermezza e senso delle istituzioni.
Con il giuramento solenne, la Repubblica affida a Giovanni Leone il compito di rappresentare l’unità nazionale e di vigilare sul rispetto della Costituzione, nella speranza di una stagione di stabilità e dialogo per l’Italia.
Da oggi pomeriggio sullo Stromboli il piccolo flusso, generatosi lo scorso 26 dicembre, non è più alimentato ed è in raffreddamento. Lo comunica l’INGV – Osservatorio Etneo. Continua la consueta attività stromboliana dalle diverse bocche poste nelle principali aree crateriche: l’attività esplosiva è prodotta, in prevalenza, da 5 bocche eruttive, localizzate nell’area craterica nord e da 2 bocche poste nell’area centro meridionale del vulcano.
Le note della banda musicale "Isola verde" di Salina varcano i confini nazionali per approdare in uno dei luoghi più suggestivi del Nord Europa. A gennaio, la banda sarà protagonista di un evento straordinario in Polonia: si esibirà nella storica Cava di Sale di Bochnia (Kopalnia Soli Bochnia), sito Patrimonio dell'Umanità Unesco.
Non sarà un concerto ordinario: le note della tradizione isolana risuoneranno nelle profondità della terra, in un’atmosfera magica che promette di esaltare l’energia e la passione che da sempre contraddistinguono il gruppo di Salina. Ad arricchire l'evento vi sarà la partecipazione del Coro della Polonia, che si unirà alla banda per un sodalizio artistico, volto a creare un’esperienza sonora indimenticabile.
Dietro questo ambizioso scambio culturale c’è il lavoro instancabile dei maestri Giuseppe e Andrea Festifo. Grazie alla loro dedizione, la musica delle Eolie diventa ambasciatrice di cultura e identità. Fondamentale per la riuscita dell’iniziativa è stata la collaborazione con Malgorzata Zaia, figura chiave nell'unire le forze tra le due nazioni, e il prezioso supporto istituzionale del sindaco polacco Marek Bzdek, che ha agevolato la realizzazione logistica del progetto.
L'evento rappresenta molto più di un semplice concerto: è l'incontro tra il calore della Sicilia e la solennità della tradizione corale polacca.
Un traguardo prestigioso per la banda "Isola Verde", che porta orgogliosamente il nome di Salina e delle Eolie in un contesto internazionale di altissimo livello.




Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 1908, uno dei più devastanti disastri naturali della storia italiana colpì lo Stretto di Messina. Un terremoto di elevata intensità, stimato in 7,1 gradi della scala Richter, sconvolse violentemente il territorio, radendo al suolo la città di Messina e colpendo duramente anche Reggio Calabria.
La scossa principale avvenne alle prime ore del mattino, quando la popolazione era ancora nelle proprie abitazioni. In pochi secondi, edifici, chiese e infrastrutture crollarono quasi completamente, intrappolando migliaia di persone sotto le macerie. Come se non bastasse, il sisma generò un potente tsunami che si abbatté sulle coste dello Stretto, aggravando ulteriormente la distruzione e causando nuove vittime.
Il bilancio umano fu drammatico: si stima che i morti furono decine di migliaia, rendendo il terremoto del 1908 uno dei più letali eventi sismici mai registrati in Europa. Interi quartieri scomparvero, e i sopravvissuti si trovarono improvvisamente senza casa, senza cibo e senza assistenza immediata.
I soccorsi arrivarono con grande difficoltà, anche dall’estero, e segnarono uno dei primi esempi di intervento umanitario internazionale in caso di catastrofe. La tragedia del 1908 lasciò un segno profondo nella memoria collettiva italiana e portò, negli anni successivi, a una maggiore attenzione verso le norme antisismiche e la pianificazione urbana.
Ancora oggi, il terremoto di Messina rappresenta un monito sulla forza distruttiva della natura e sull’importanza della prevenzione e della sicurezza in un paese ad alto rischio sismico come l’Italia.