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Il 30 dicembre del 2012, all'età di 103 anni, si spegneva a Roma la neurologa Rita Levi Montalcini, una delle figure più illustri e ispiratrici del panorama scientifico e istituzionale italiano.
La sua straordinaria carriera è stata coronata da traguardi di immenso prestigio:
Premio Nobel per la Medicina: Ricevuto nel 1986 per le sue rivoluzionarie scoperte nel campo della neurologia.
Impegno Istituzionale: Nel 2001, il suo valore fu ulteriormente riconosciuto con la nomina a Senatore a vita della Repubblica Italiana.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo, ma la sua eredità continua a vivere attraverso le sue ricerche e il suo esempio di dedizione e integrità.
Islands of Sicily, la Destination Management Organisation delle Isole di Sicilia, esprime soddisfazione per l’approvazione alla Camera dell’ordine del giorno che riconosce il contributo fondamentale delle imprese turistico-ricettive all’internazionalizzazione del Paese.
La posizione della DMO è chiara: se la spesa dei turisti stranieri è contabilizzata come “esportazione” nella bilancia dei pagamenti (oltre 54 miliardi di euro nel 2024 secondo Bankitalia), è logico e doveroso che le strutture che intercettano questi flussi siano riconosciute ufficialmente come aziende esportatrici.COMUNICATO
Lipari senz’acqua, milioni di debiti e fondi PNRR a rischio: il fallimento dell’Amministrazione Gullo.
Da oltre due settimane, nel pieno delle festività natalizie, l’isola di Lipari è ostaggio di gravissimi disservizi idrici, con interi quartieri senz’acqua per giorni. Una situazione intollerabile che sta mettendo in ginocchio famiglie, attività commerciali e strutture ricettive.
Il Sindaco Gullo, l’Assessore Iacolino e il responsabile del servizio idrico Nico Russo, in corso di stabilizzazione, attribuiscono tutto al malfunzionamento del dissalatore, che dagli annunciati 4.100 mc/giorno produce oggi circa la metà. Ma questa versione è parziale e fuorviante.
Quel che l’Amministrazione omette deliberatamente di dire è che i malfunzionamenti del dissalatore non sono affatto una novità: si sono verificati ripetutamente anche in passato. La differenza, però, è una sola ed è tutta politica: prima esisteva una strategia di prevenzione, oggi no.
Le precedenti Amministrazioni, proprio perché consapevoli dei limiti strutturali dell’impianto – che anche quando “funziona” non copre il fabbisogno reale, essendo stato progettato per oltre 10.000 mc/giorno – avevano adottato una politica di accumulo e di approvvigionamento preventivo tramite navi cisterna, soprattutto nei periodi invernali. Quella politica ha evitato emergenze come quella attuale.
Oggi, invece, non si accumula più nulla. Si interviene solo quando il disastro è già esploso.
E questo mentre la stessa magistratura, in passato, ha assolto pienamente amministratori e dirigenti che avevano chiesto maggiori quantitativi d’acqua, riconoscendo la fondatezza e la necessità di quelle scelte proprio alla luce dei frequenti guasti del dissalatore. Scelte giuste, legittime e nell’interesse pubblico.
Qui non siamo davanti a un imprevisto, ma a una mancata assunzione di responsabilità.
Si preferisce voltarsi dall’altra parte, restare “indenni”, piuttosto che prevenire, programmare e garantire un servizio essenziale.
L’accumulo non è un optional, non è un “lusso”: è una necessità. Quando non c’è, l’emergenza è già in atto e bisogna pretendere con forza maggiori forniture. Perché questo non viene fatto? Forse perché si teme di assumersi responsabilità politiche e amministrative, anche quando si sa di fare la cosa giusta?
E mentre Lipari muore di sete, questa Amministrazione continua ad approvare milioni di euro di debiti fuori bilancio per la gestione del servizio idrico. Solo negli ultimi due Consigli comunali sono stati riconosciuti 4.380.182 di euro di debiti fuori bilancio relativi al servizio idrico. Debiti che riguardano, di fatto, l’intero periodo di governo di questa Amministrazione.
Debiti che potevano essere evitati, se nel 2022 e nel 2023 l’Amministrazione avesse ascoltato la minoranza durante l’approvazione dei PEF idrici, quando scelleratamente sono stati eliminati i capitoli a partire dall’annualità 2024 e per quelle successive, scommettendo su un passaggio all’ATI Messina mai avvenuto.
Anche nel 2023 non sono stati previsti stanziamenti sufficienti, e anche per quell’anno si sono prodotti debiti fuori bilancio, frutto di previsioni errate e palesemente imprudenti.
Oggi ne pagano il prezzo i cittadini, con rubinetti a secco e servizi allo stremo.
Infine, è doveroso ricordare che grazie alla programmazione della precedente Amministrazione, attraverso il Programma Isole Verdi, oggi sono previsti:
− nuovi dissalatori in tutte le isole;
− il rinnovo di importanti tratti della rete idrica.
Interventi strategici e fondamentali che, però, rischiano seriamente di non partire o di non essere completati a causa di ritardi inspiegabili dell’attuale Amministrazione. Il termine perentorio è giugno 2026, cioè tra circa sei mesi, e molti cantieri non sono nemmeno iniziati.
Se questi finanziamenti dovessero andare perduti, ci troveremmo di fronte a una mancanza gravissima, con responsabilità politiche e amministrative inaudite, che segneranno negativamente il futuro delle nostre isole per anni.
Noi non accettiamo più giustificazioni tardive né narrazioni autoassolutorie. Qui non c’è sfortuna: c’è cattiva amministrazione, assenza di programmazione e totale incapacità di prevenzione.
I Consiglieri comunali
Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria
Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo ha emesso l'ordinanza 50/2025 con la quale "è fatto divieto, su tutto il territorio comunale, dal 31 dicembre al 6 gennaio, di accendere fuochi, falò, nonché di utilizzare fuochi d’artificio, artifici pirotecnici, petardi, “botti”, mortaretti e materiali analoghi, sia in luoghi pubblici che privati, all’aperto o al chiuso, nonché in prossimità di edifici residenziali, strutture sanitarie, ricoveri di animali, vie, piazze e aree pubbliche, al fine di prevenire situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità e gravi traumi agli animali domestici e d’affezione.
2. È fatto divieto di raccogliere artifici pirotecnici inesplosi e di affidare a minorenni prodotti che, anche se di libera vendita, richiedano particolari cautele e perizia nel loro utilizzo. Comune di Lipari
Restano esclusi dal presente divieto gli spettacoli pirotecnici preventivamente autorizzati ai sensi del T.U.L.P.S. e realizzati da operatori abilitati, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di sicurezza.
SANZIONI
La violazione della presente ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’art. 7-bis del D.Lgs. 267/2000, da € 25,00 a € 500,00. È altresì disposto il sequestro amministrativo del materiale pirotecnico utilizzato o detenuto illecitamente, ai sensi dell’art. 20 della Legge n. 689/1981, fatti salvi ulteriori profili di responsabilità penale o amministrativa previsti dalla normativa vigente.
Poeta prima di tutto, Pasolini ha sempre considerato la parola come uno strumento di verità. Nei suoi versi convivono l’amore per il mondo popolare, la nostalgia per un’innocenza perduta e una radicale denuncia delle trasformazioni imposte dal progresso e dal consumismo. La poesia diventa così il luogo in cui l’emozione personale si intreccia con la critica storica e politica.
Il suo rapporto con l’ideologia è stato altrettanto intenso e problematico. Vicino al marxismo, ma mai del tutto allineato, Pasolini ha spesso contestato le rigidità dei partiti e delle ortodossie, rivendicando il diritto al dissenso e alla contraddizione. Per lui l’intellettuale non doveva rassicurare, ma disturbare, mettere in crisi le certezze dominanti e dare voce a chi restava ai margini.
Anche il cinema ha rappresentato uno spazio privilegiato di questa ricerca. Attraverso immagini potenti e spesso scandalose, Pasolini ha raccontato un’umanità ferita, sacra e profana allo stesso tempo, opponendosi all’omologazione culturale e alla perdita delle identità. Ogni film è stato un atto poetico e politico insieme.
A distanza di anni, l’opera di Pasolini continua a interrogare il presente. La sua passione civile, unita a una profonda inquietudine morale, lo rende ancora oggi una figura scomoda ma necessaria. In lui poesia e ideologia non si annullano, ma si sfidano reciprocamente, dando vita a una testimonianza intellettuale di straordinaria forza e attualità.