(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Passa dal libro alla fiction l'intrigante, quanto semplice, storia d'amore tra la figlia del Duce, Edda Ciano, e il partigiano Leonida Bongiorno, consumata durante gli otto mesi di confino, dal settembre del 1945 al giugno del 1946, della contessa nella principale isola eoliana.
Lo annuncia, da Londra, dove ha presentato il volume "Edda Ciano e il Comunista", il giornalista Marcello Sorgi, autore di un libro che, oltre a mettere a nudo, con lettere e documenti d'epoca la liaison tra "Ellenica" e "Baiardo" testimonia, se non simboleggia in una maniera del tutto singolare, tanto da essere incomprensibile all'estero, quel forte desiderio di riconciliazione avvertito dalla nazione dopo la guerra e la dittatura.
«Il film – dichiara Sorgi – sarà prodotto da Luca Barbareschi per Raiuno per la regia di Graziano Diana. La produzione intende iniziare le riprese a Lipari in settembre per programmarne la visione nella primavera del 2011. Leonida – svela per il momento l'autore del libro – sarà impersonato da Beppe Fiorello».
Non si sa nulla, invece, o non si può dire di più sull'attrice che reciterà il ruolo di Edda Ciano. Quel che è emerge, tra l'altro, è come due eoliani d'adozione, come Sorgi da un lato e Barbareschi dall'altro, stiano lavorando per le loro isole e per un grande ritorno d'immagine internazionale.
Sorgi, a tal proposito, sta lavorando a un altro libro su un'altra particolare vicenda che riguarda proprio l'arcipelago. Intanto, a Londra «il nostro libro eoliano, attraverso la storia di Edda e Leonida – spiega l'ex direttore de "La Stampa" – è diventato il pretesto per parlare della fine della seconda guerra mondiale, il capitolo di storia al quale gli inglesi tengono di più. Per loro il modo in cui l'Italia ha condotto la guerra cominciandola dalla parte fascista e finendola da nemica dei nazisti è qualcosa di incomprensibile».
Proprio come la storia tra Edda e Leonida, sempre per gli inglesi, ovviamente. Il dibattito, presentato dal giornalista John Lloyd, che si è sviluppato per oltre un'ora, ha stuzzicato la curiosità dei partecipanti i quali – ha raccontato sempre Sorgi – non potevano credere all'amore tra la fascista e il comunista. Del resto, Winston Churchill, il celebre uomo politico britannico premiato col Nobel, sosteneva che gli italiani affrontano una guerra come una partita di calcio e una partita di calcio come una guerra.