Filt.Cgil, Fit.Cisl e Uiltrasporti hanno dichiarato lo stato d'agitazione dei lavoratori coinvolti nella privatizzazione del Gruppo Tirrenia chiedendo ''ancora e con insistenza di essere convocati dal Governo, alla Presidenza del Consiglio''.
Secondo i sindacati ''quanto temevamo circa la disomogeneita' di condizioni che si sarebbe verificata dalla mancanza di una regia regolatrice del Governo centrale sulla privatizzazione del Gruppo Tirrenia si sta puntualmente verificando''.
''Infatti - proseguono in una nota congiunta - mentre Fintecna ha gia' avviato il processo attraverso la pubblicazione del bando per la manifestazione di interesse per l'acquisizione di Tirrenia e Siremar, che ha gia' avuto un affollato riscontro (ben 16 interessati), le tre regioni Campania, Sardegna e Toscana che hanno ricevuto a titolo gratuito rispettivamente Caremar, Saremar e Toremar, non hanno ancora attivato o completato il confronto con il sindacato''.
Altra ''importante questione'', proseguono, e' quella relativa alla Regione Sicilia, che ''ha rifiutato di acquisire gratuitamente la Siremar e che ha invece ''manifestato'' di voler comprare, unitamente alla Tirrenia, attraverso una societa' appositamente ed estemporaneamente costituita, la Mediterranea Holding di Navigazione''.
''Nel dichiarare lo stato di agitazione dei lavoratori interessati dai processi di privatizzazione - concludono - chiediamo, ancora e con insistenza, di essere convocati dal Governo, alla Presidenza del Consiglio, per poter affrontare la complessa e delicata vicenda e col dichiarato intento di perseguire un accordo quadro nel quale sia contenuto l'impegno che nei bandi di gara di Fintecna e delle Regioni siano inserite apposite clausole sociali a garanzia dei livelli occupazionali e salariali dei lavoratori con la previsione di una preventiva discussione tra le OO.SS. ed i possibili acquirenti sui loro piani industriali, che dovranno prevedere il consolidamento e lo sviluppo delle societa' in fase di privatizzazione''.