Vi riportiamo i due articoli pubblicati oggi sulla Gazzetta del Sud a firma del nostro direttore Salvatore Sarpi (NB. Il pezzo sull'incendio al furgone ieri era "saltato" per motivi tecnici)
Esumazione e tumulazione salme vietate nei fine settimana: proteste
Due consiglieri criticano la nuova regolamentazione
Salvatore Sarpi
Lipari
«A Lipari è vietato morire nei fine settimana e nelle festività o, perlomeno, è impossibile essere seppelliti e con le temperature sempre più in crescendo questo è davvero increscioso».
Lo evidenziano i consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna (Il Faro). I due, scrivendo al sindaco Mariano Bruno, al dirigente del IV settore e all'assessore ai Servizi cimiteriali, richiamano la nota del 22 aprile scorso a firma del dirigente comunale Domenico Russo, sulla «regolamentazione esecuzione lavori per tumulazione ed esumazione salme».
I consiglieri manifestano «sconcerto e vivo rammarico per alcune assurde disposizioni contenute nel regolamento e che in taluni casi appaiono in evidente contrasto con la normativa vigente». Il dirigente Russo - si legge - ha disposto «che lo svolgimento e la conclusione dei funerali dovranno coincidere con gli orari di lavoro dell'unico custode disponibile: cioè dal lunedì al venerdì, tra le 7 e le 13, il giovedì e venerdì tra le 15 e le 18. Ciò significa che entro quegli orari deve concludersi il rito della sepoltura.
La disposizione dirigenziale - si legge ancora - "vieta", di fatto, che si possa morire il giovedì pomeriggio, il venerdì ed in prossimità dei giorni festivi, in quanto l'unico custode del cimitero, evidentemente non autorizzato ad effettuare ore di lavoro straordinario, deve rendersi disponibile solo durante l'orario di servizio».
Megna e Fonti chiedono di sapere «qual è il senso di una disposizione che non tiene conto dei disagi umani, ma anche di natura igienico-sanitaria, che potrebbero essere causati alla comunità. Cosa avverrà, in caso di assenza per malattia dell'unico custode o in caso di legittima richiesta di ferie? Forse il dirigente, con apposita disposizione, vieterà esplicitamente al custode di ammalarsi o negherà allo stesso il diritto alle ferie? A titolo esemplificativo, nel caso di decessi avvenuti nelle giornate di giovedì, il funerale non potrà svolgersi prima del lunedì successivo. A fronte di un così lungo periodo di mancata sepoltura delle salme e considerate le altissime temperature estive, come si intendono scongiurare le ipotizzabili conseguenze di natura igienico-sanitaria e in quale luogo, appositamente attrezzato, le salme potranno essere ospitate in attesa del rientro in servizio del custode?».
I due consiglieri, in considerazione di tutto ciò, hanno chiesto l'immediata revoca delle disposizioni contenute nella nota del dirigente ed inoltre chiedono un'azione sinergica e concordata tra tutte le parti interessate per quanto concerne la tumulazione e l'esumazione delle salme.
Secondo attentato in poco più di un anno
Incendiato ancora il furgone dell'ambulante Guglielmo Battaglino
A Lipari le fiamme, di probabile origine dolosa, hanno "colpito" per la seconda volta, in poco più di un anno, il furgone per la somministrazione di cibi e bevande dell'ambulante Guglielmo Battaglino. Le fiamme, che hanno letteralmente distrutto la cabina del furgone, hanno rischiato di propagarsi anche ai mezzi che si trovavano posteggiati nei paraggi.
Il furgone di Guglielmo Battaglino si trovava posteggiato all'inizio della via Francesco Crispi (Marina Lunga) e dunque in una strada densamente abitata. Sul posto per spegnere le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco del vicino Distaccamento di Bagnamare. Il titolare è stato allertato dai carabinieri che hanno avviato le indagini del caso.
Nei pressi del mezzo è stata ritrovata una confezione vuota di "Diavolina", uno dei prodotti utilizzati per facilitare l'accensione del fuoco per barbecue. Ingenti i danni ai quali bisogna aggiungere l'inevitabile fermo dell'attività di somministrazione di cibi e bevande del venditore ambulante. Come anticipato, il mezzo di Guglielmo Battaglino, a gennaio del 2009, sempre nella stessa zona, era stato fatto oggetto di un analogo episodio. Con danni decisamente più lievi rispetto ad oggi. (s.s.)