L'auspicato trasferimento delle biglietterie navi ed aliscafi dalla Cortina del porto alla via Tonnara entro l'estate sembra finalmente concretizzarsi. I lavori iniziati meno di un anno fa saranno completati entro fine mese e a quel punto se le varie compagnie di navigazione attiveranno il trasferimento delle postazioni, ecco che l'imbarco avverrà direttamente da via Acqueviole evitando il consueto affollamento della via dei Mille. In quella sede resteranno solo le biglietterie per gli aliscafi, ma anche queste a termine, visto che la realizzazione del pontile sulla banchina Rizzo e la conseguente apertura in modo continuativo del terminal, potrebbe accogliere anche questo servizio realizzato da Siremar e Ustica Lines.
Assieme al varco di via Tonnara, ubicato proprio di fronte l'Istituto d'arte, sono state realizzate anche due strutture, una destinata a biglietteria e bar, l'altra a sala d'attesa. Servizi che a quanto pare l'Autorità portuale è intenzionata ad affidare mediante pubblica gara. Va ricordato infatti che secondo le previsioni del Prg portuale, in fase di definizione, quest'area è quella che precede la cantieristica e segue le banchine dedicate all'attività commerciale. Infatti il porto cosiddetto storico ospiterà esclusivamente gli approdi turistici (dai moli Rizzo e Marullo, fino a parte della banchina XX Luglio con ovviamente lo specchio acqueo prospiciente), mentre appunto quello commerciale si snoderà lungo la via Tonnara e la cantieristica lungo la via Acqueviole.
Nell'individuazione del ruolo assegnato alle banchine si dice di aver tenuto conto della deliberazione assunta nel 2006 dal consiglio comunale di Milazzo che ha individuato lo specchio acqueo antistante il Tennis e vela e piazza della Repubblica quale area per quel porto hub che la Regione aveva in un primo tempo assegnato a Milazzo e che però è stato "dirottato" su Sant'Agata Militello e che pertanto non rientra più nelle previsioni a favore della città del capo, con l'area limitrofa alla via Tonnara-Nino Bixio per la cantieristica ed assistenza ai natanti da diporto.
Per quel che concerne il dragaggio dei fondali, dopo i problemi sorti per le difficoltà di reperire la discarica, le "carte" sono al vaglio del Genio Civile opere marittime. Qualche spiraglio, anche se il percorso appare lungo, riguarda il pontile di Giammoro, i cui lavori consegnati dal marzo 2006 non sono mai decollati, causa la dolosa inerzia dell'impresa. L'Autorità portuale – a sottolinearlo è il presidente Lo Bosco – ha proceduto alla risoluzione contrattuale in danno. Per il riappalto (occorre aggiornare i costi), è stato conferito incarico al Provveditorato opere marittime Sicilia-Calabria. Per le somme relative all'opera l'Authority ha elaborato un piano di riuso dei propri fondi al fine di provvedere al finanziamento dell'intera opera (25 milioni di euro).(g.p.)