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giovedì 20 maggio 2010

Firme per la petizione "anti-parco". Salvatore Naso scrive al vice-presidente della "Voce eoliana"

Riceviamo e pubblichiamo:
Carissimo Claudio,
credo potesse bastare la puntualizzazione che tu, con la tua solita onestà intellettuale hai voluto esprimere, cioè che la raccolta di firme alla porta del cimitero durante e dopo le esequie funebri è stata del tutto inopportuna.
Per il resto non è assolutamente mia intenzione sminuire o delegittimare nulla, tantomeno un'iniziativa fortemente democratica come una petizione in favore di un'ideale, qualunque esso sia, del resto tu sai che il sottoscritto ha sempre difeso le proprie idee ad ogni costo, in piena libertà ed autonomia, esternandole sempre, senza paura e senza difficoltà, come sai che su tante battaglie della nostra società civile sono sempre stato in prima linea; solo ho constatato che questa raccolta di firme, in più di un'occasione mi è sembrata un pò forzata, ma è un'opinione del tutto personale.
Per quanto riguarda il porta a porta non ho nulla di che risentirmi, semmai umanamente mi infastidisce che qualcuno possa bussare al mio portone per propinarmi un qualcosa al quale io dovrei aderire liberamente e volontariamente andando io incontro ai volontari, ma certamente sono d'accordo con te, mi indigna e mi infastidisce sicuramente molto di più il politico che fa il porta a porta durante la notte precedente alle elezioni, non è mai capitato presso la mia abitazione altrimenti sarei stato ben più duro che in questa occasione sicuramente più nobile, ti posso assicurare che in più di un'occasione ho gridato forte tutto il mio sdegno pubblicamente.
Ribadendo la mia stima a chiunque combatte per i propri ideali, ti porgo i più cordiali saluti.
Salvo Naso