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mercoledì 20 aprile 2011

È legittimo l'uso di ombrelloni e di chiusure laterali. Nota del dirigente Campo

Peppe Paino - Gazzetta del Sud
La Soprintendenza di Messina vieta, incomprensibilmente, la collocazione, fuori da bar e luoghi di ritrovo delle Eolie, di ombrelloni e chiusure laterali a protezione dalla pioggia e dal vento ma il dirigente generale del Dipartimento ai Beni culturali, arch. Gesualdo Campo, li "riabilita".
In una nota inviata anche al Comune di Lipari, che dopo l'ennesima denuncia tra esercenti aveva richiesto un parere alla Soprintendenza in merito alle "chiusure laterali delle aree pubbliche in concessione", l'arch. Campo ha ricordato alla stessa Soprintendenza messinese che per gli ombrelloni con chiusure laterali "si ritiene che rientrino nel novero degli elementi mobili consentiti dalla lettera T dell'art. 38 del Piano paesaggistico delle Isole Eolie". E con tale motivazione ha invitato la Soprintendenza a ritirare il parere con immediatezza. Quanto comunicato dal dirigente regionale Campo al Comune si limita ovviamente agli ombrelloni; per sgomberare il campo dagli equivoci legati alla possibilità di realizzare recinzioni o coperture delle aree in concessione va ricordato l'art. 38 del Ptp nella parte finale della lettera T vieta chiaramente "la realizzazione di strutture leggere amovibili su spazi esterni anche se di pertinenza degli edifici", consentendo , appunto, elementi mobili in legno quali tende ad ombrello.
Per un luogo turistico, chiamato ad offrire ai propri visitatori strutture adeguate possono sembrare, per certi versi , anche questioni ridicole. Eppure lo stesso art. 38 del Piano paesistico offre, da quando è entrato in vigore, cioè da più di dieci anni, la facoltà, al Comune di Lipari di autoregolamentarsi, anche per la collocazione degli arredi esterni degli esercizi pubblici nonostante esistano delle indicazioni in materia nel Prg approvato di recente. Indicazioni, in ogni caso, che il Consiglio comunale può rivedere prevedendo disposizioni più consone alla realtà territoriale. L'auspicio è che non passino altri dieci anni come quelli necessari, ad esempio, per la rimozione di insegne a bandiera e vetrine.

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