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mercoledì 20 aprile 2011

Vulcano: quattro palermitani arrestati dai carabinieri per violazione alla normativa per la tutela dell’ambiente


COMUNICATO COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno dato applicazione alla più grave disciplina sanzionatoria in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010, con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Siciliana fino al 31 dicembre 2012.
In proposito, la dichiarazione del citato stato di emergenza permette l’applicazione in Sicilia del D.L. 172/2008 convertito in Legge 210/2008, riguardante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed in passato già applicato nella Regione Campania.
Nello specifico, i militari componenti l’equipaggio di una pattuglia dell’Arma, nel corso del servizio di controllo del territorio, hanno fermato e sottoposto a controllo quattro persone a bordo di un autocarro, che stavano trasportando rifiuti pericolosi e non, consistenti in materiale ferroso di varia natura, materiale tessile, pneumatici e rifiuti domestici ingombranti, in assenza della prevista autorizzazione.
A quel punto, i militari dell’Arma, dopo avere intimato l’ALT al conducente del mezzo di trasporto, identificavano:
-          MARCHESE Prospero, nato a Palermo cl. 1975, ivi residente, ambulante, già noto alle Forze dell’Ordine;
-          RUGGERI Antonino, nato a Palermo cl. 1978, ivi residente, ambulante, già noto alle Forze dell’Ordine
-          TUTONE Francesco, nato a Palermo cl. 1971, ivi residente, ambulante, già noto alle Forze dell’Ordine
-          GEBBIA Massimiliano, nato a Palermo cl. 1984, ivi residente, ambulante, già noto alle Forze dell’Ordine,
i quali sono stati tratti in arresto per raccolta e trasporto non autorizzato e miscelazione di rifiuti pericolosi.
Nella circostanza, il mezzo di trasporto nonché tutto il materiale trasportato, venivano sottoposti a sequestro.
I menzionati, su disposizione della A.G., dopo le formalità di rito sono stati condotti presso una struttura alberghiera ove gli stessi domiciliavano, e sottoposti al regime degli arresti domiciliari.

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