“La dichiarazione del Ministro Fazio in merito al successo del piano di rientro per la Sanità in Sicilia, desta qualche perplessità poiché anche nell’ambito sanitario, il Governo Lombardo si è distinto per inefficienze, storture ed incapacità. Purtroppo la Regione Siciliana non ha implementato nessuna delle attività previste dal piano di rientro visto che non si è provveduto al riequilibrio della rete ospedaliera né è stata avviata quella per le malattie rare, non è stato esercitato il controllo sulla spesa farmaceutica, né sulla spesa di funzionamento del 118, non sono state presentate le piante organiche delle Aziende Ospedaliere e delle Aziende Sanitarie Territoriali, ed inoltre non sono state avviate né la rete per la protezione dei soggetti più deboli, né la rete RSA nel territorio delle province di Trapani, Palermo, Agrigento, Enna e Siracusa, ed infine, è opportuno segnalare il significativo caso di due strutture ovvero l’Ospedale “San Raffaele” di Cefalù, in potenza capace di costituire un polo oncologico all’avanguardia e sede di eccellenti expertise nel campo della chirurgia ad elevata specializzazione, dell’ortopedia e della traumatologia, ma in atto è ostaggio non solo della riduzione del budget e della rimodulazione dei posti letto, ma anche della gestione di un Presidente titolare di pieni poteri ed espressione della corrente politica che fa capo a Lombardo; e il secondo caso riguarda la struttura “Santa Teresa” di Bagheria, un bene sequestrato alla mafia ed ora amministrato dal custode giudiziario, all’interno della quale viene svolta una mera attività ambulatoriale, mentre per renderla perfettamente operativa ed in grado di raccogliere e rispondere alle utenze, andrebbero attivati almeno 100 nuovi posti letto, il che comporterebbe una notevole spesa e la contestuale assunzione di 1.000 unità tra personale di assistenza medico, sanitario ed amministrativo”. Questa la congiunta dichiarazione dei deputati del Pdl Nino Germanà, Giuseppe Marinello, Alessandro Pagano, Vincenzo Fontana e Vincenzo Garofalo che avanzano il sospetto che forse il Ministro Fazio abbia frainteso, confondendo la Sicilia con la virtuosa Regione Lombardia, e l’operato di Lombardo con quello del Presidente Formigoni.
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