Riceviamo da Pino La Greca e pubblichiamo:
Iniziamo dai fatti. Ieri il consiglio Comunale era chiamato, in ampia zona cesarini, ad approvare o bocciare le controdeduzioni sul P.R.G.. La nuda cronaca dei lavori in aula racconta dell’approvazione di un emendamento proposto che prevede lo spostamento del depuratore da Canneto Dentro a Monte Rosa, confermando e rafforzando precedenti deliberazioni di consiglio sull’argomento. Niente di nuovo. Il numero legale viene meno, con l’uscita dall’aula del presidente Longo, al momento di discutere di un emendamento presentato dal consiglieri Fonti e Megna che proponeva di inserire fra le controdeduzioni anche l’aviosuperficie in precedenza clamorosamente bocciata dalla Regione Siciliana.
Parliamo di fantasmi: alcuni consiglieri, di maggioranza o di minoranza o di mezzo, affermano che l’aviosuperficie “per ragioni di sicurezza era stata sollecitata pure dalla Protezione civile”, altri che “L’aviopista a Poggio dei Funghi considerate le finalità della Protezione civile, antincendio e come via di fuga alternativa a quella marittima, per le quali l’opera potrebbe essere destinata, tenuto conto anche della rinnovata proroga dello stato di emergenza nel territorio delle Eolie a causa dei fenomeni vulcanici, di cui al decreto del presidente del consiglio dei ministri dell’11 gennaio 2001, avrebbe avuto anche una valenza a livello turistico, in un periodo in cui i collegamenti marittimi (vedi la questione Siremar) non danno più certezze.”
La vicenda “aviosuperficie” mi ha sempre visto molto attento e, senza spirito di polemica, sento il dovere di fare alcune precisazioni:
L’aviosuperficie di Lipari non è stata richiesta dalla Protezione Civile ed il suo uso non è inserito in alcuna programmazione e/o pianificazione a livello nazionale, regionale o locale per finalità relative all’evacuazione della popolazione, antincendio o quant’altro.
La protezione civile (la nota a firma di Bernardo De Bernardinis), interpellata dal Sindaco Bruno, si limitò a prendere atto dell’opera definendola “roboante”; sono disponibile a fornire l’intero incartamento. Ribadisco, nessuna richiesta da parte della protezione civile ma il semplice inserimento nel PRG a seguito del progetto presentato dalla società AvioLipari s.r.l. quindi sfatiamo questa “leggenda metropolitana”; se era un’opera di protezione civile tiriamo fuori la pianificazione relativa.
Scrivevo qualche anno fa che: “Le norme attualmente in vigore in Sicilia di fatto bocciano tale tipo di opera e se non si arriva a modificare, nell’ordine, le norme comunitarie sulle S.I.C. e Z.P.S. e il Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, ed infine il Piano regionale delle Aree Naturali Orientate, inoltre, per quanto è dato sapere la “valutazione di incidenza” è negativa per l’opera inserita nel PRG. Infine, nelle aree S.I.C. e Z.P.S. è fortemente limitata la possibilità di sorvoli proprio per non disturbare le specie animali che si intendono tutelare. Possiamo parlare sul piano teorico a lungo ma alla luce di questi fatti il progetto dell’aeroporto di Lipari è defunto. Come si può intuire nessuna trama oscura, semplicemente, si è voluto inserire nel PRG un’opera pur sapendo che la stessa non era realizzabile alla luce delle norme regionali in materia urbanistica.” Avevo ragione, sono abituato a confrontarmi con i fatti e non ad inseguire mega progetti; amo la fantascienza, ma quella va bene al cinema e non per la vita quotidiana.
Ritorniamo ai fatti: se vogliamo dare risposte concrete sia in termini di protezione civile sia in termini di collegamenti aerei con gli aeroporti più vicini alle Eolie (Lamezia Terme, Reggio Calabria, Catania, Palermo) la soluzione è semplice: gli elicotteri.
Da anni sentiamo parlare di collegamenti con gli elicotteri sia in sede locale sia in sede provinciale (il Presidente Ricevuto più volte ha parlato di collegamento con Idrovolanti) ma in questi ultimi dieci anni nessuna nuova pista per elicotteri è stata pensata e/o progettata a Lipari o in altre isole (solo Vulcano possiede due piste per elicotteri, una a Vulcanello ed una al Piano), proclami ma nulla di concreto.
Ci sono compagnie disposte ad investire nelle Isole Eolie nei collegamenti con gli elicotteri o con gli idrovolanti? Con quali aeromobili? Con quali capacità? Ci sono possibilità di cofinanziamenti regionali come nel caso della Puglia? Aviolipari s.r.l. è disponibile ad un confronto ripensando ai collegamenti aerei puntando sugli elicotteri o sugli idrovolanti?
Facciamo un tavolo di lavoro e confrontiamoci seriamente soltanto così riusciremo a dare risposte ai bisogni della nostra collettività senza inseguire fantasmi.
Lipari 14 maggio 2011
Giuseppe La Greca
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