"La norma approvata in finanziaria che permette di chiedere e ottenere il cambiamento di destinazione d'uso degli edifici costruiti in verde agricolo, non e' una sanatoria e non e' una novita', perche' questo e' stato previsto da leggi regionali precedenti, la n. 17/1994 e sue successive modifiche nel 1995 e nel 2001. La condizione e' che questi edifici abbiano gia' una regolare concessione edilizia rilasciata al giugno 1994 e che la nuova destinazione d'uso non deve essere ad abitazione". Lo spiega l'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma.
"Queste modifiche - aggiunge Sparma - servono solo a semplificare l'istituto del 'Cambiamento di destinazione d'uso in verde agricolo'. Sostanzialmente per la legge, che non viene modificata, i manufatti in verde agricolo, se assistiti da regolare concessione, possono svolgere altra funzione produttiva, diversa da quella originaria. L'emendamento approvato estende il campo di azione di questa norma a beneficio di quegli immobili che, alla data di entrata in vigore della legge 17/1994, non risultino ultimati, ma che debbono avere comunque a quella data una regolare concessione e non possono essere usati a scopo abitativo".
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