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giovedì 10 novembre 2011

Resti delle potature d.d.l. li pone tra residui agricoli. La soddisfazione del sindaco Lo Schiavo

COMUNICATO STAMPA
Il Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, ha disposto in data odierna la revoca dell’Ordinanza n. 27/2011 relativa allo Smaltimento di materia vegetale proveniente da attività agricola – colturale e giacente all’interno dei fondi rustici siti in Santa Marina Salina.
Tale decisione è stata presa dal Sindaco in seguito all’approvazione da parte dell’ARS  la notte scorsa del D.d.l. per lo sviluppo dell’agricoltura e della pesca, che prevede che i resti delle potature non siano considerati rifiuti ma residui agricoli e che come tali sarà possibile continuare a bruciarli in loco nelle campagne.
“Sono soddisfatto che questa norma sia stata inserita all’interno di un così importante Disegno di Legge per lo sviluppo dell’agricoltura in Sicilia: anche poter bruciare in loco i residui di potatura serve a non gravare questa antica pratica di ulteriori costi e disagi” commenta il Sindaco Lo Schiavo. “Inoltre, è stato centrato un importante obiettivo, a dimostrazione che tutto il lavoro svolto negli ultime sei mesi, sia in qualità di Coordinatore ANCIM Sicilia, sia come Sindaco, attraverso incontri al vertice, lettere di protesta con tutti gli Enti interessati e da ultimo la tanto discussa Ordinanza n. 12/2011, hanno prodotto gli effetti sperati”.
“Ritengo che l’essermi assunto, da Sindaco, una grande responsabilità con l’emanazione dell’Ordinanza n. 12/2011 per il bene della mia Comunità abbia contribuito a far sì che venisse predisposto un emendamento al Ddl sull’agricoltura, e per questo ringrazio tutti i deputati dell’ARS, in particolar modo gli On. Laccoto e Corona, oltre al Presidente della Regione, On Lombardo, che durante la sua tappa a Santa Marina Salina a settembre, aveva preso a cuore la questione”.
Adesso bisogna attendere solo i tempi tecnici per l’entrata in vigore della Legge approvata, per cui si invitano tutti i cittadini a non procedere arbitrariamente alla distruzione dei residui vegetali nei campi, ma di attendere disposizioni dal Comune.

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