Approvato dall'Ars, con voto unanime, il disegno di legge per lo sviluppo dell'agricoltura e la pesca che nei giorni scorsi era stato più volte rinviato in commissione. La situazione si è, però, ieri sbloccata per l'accordo, in commissione Finanze, in forza del quale il governo, rappresentato dall'assessore D'Antrassi, ha accolto taluni emendamenti suggeriti dall'opposizione. "Punti qualificanti del disegno di legge - ha rilevato il vice presidente dell'Ars Camillo Oddo subito dopo l'approvazione del provvedimento - sono: sostegno del credito agrario agevolato; rifinanziamento del fondo di solidarietà regionale e del fondo per la stipula dei contratti assicurativi; capitalizzazione delle cooperative e delle società di capitali; l'introduzione di norme per la diffusione della conoscenza della produzione agricola e agroalimentare di qualità; interventi per la prevenzione e il controllo delle infezioni causate dal virus della tristezza degli agrumi; interventi in favore delle cantine sociali; l'aumento dei premi agroambientali delle misure del Psr (fondi Ue, ndr); l'estensione delle agevolazioni anche alle imprese agricole soggette a procedure concorsuali o vittime di usura". Inoltre, per le imprese attive nel settore della pesca, sono previsti finanziamenti in materia di credito di esercizio anche per la capitalizzazione di imprese, contributi in conto interessi per operazioni di consolidamento delle esposizioni debitorie alle cooperative della pesca e della lavorazione e trasformazione dei prodotti ittici, contributi per l'acquisto del gasolio finalizzato a far fronte alle crisi del settore, il potenziamento dell'Osservatorio della pesca del mediterraneo e la modifica della composizione del Consiglio regionale della pesca, i cui componenti vengono ridotti da 45 a 26".
Fra gli obiettivi del provvedimento, la ristrutturazione delle passività agrarie, un fondo di garanzia per le imprese agricole, il sostegno alle cooperative. Una delle norme, inoltre, prevede che nelle scuole possano essere distribuite solo bevande di frutta "siciliana". "Nelle scuole di ogni ordine e grado, allo scopo di contrastare la crescente obesità giovanile - dispone la norma citata - è autorizzata la somministrazione presso i distributori automatici di spremute di arance fresche, confezioni di frutta fresca tagliata e altre produzioni ortofrutticole siciliane. Nei distributori automatici è vietata la somministrazione di bevande gassate di ogni tipologia".
Infine, recepito l'ordine del giorno di Roberto Corona (Pdl) e di Giuseppe Laccoto (Pd) i quali hanno ottenuto che i resti dei prodotti agricoli non siano considerati rifiuti ma prodotti agricoli e come tali sarà possibile continuare a bruciarli in loco nelle campagne. «Una norma - ha detto Corona - che consente di proseguire quel che si è sempre fatto, naturalmente solo in inverno».
La legge, hanno sottolineato il vice capogruppo Salvo Pogliese e il deputato Marco Falcone entrambi del Pdl, dà così ossigeno a un comparto strategico dell'economia".
Il capo gruppo del Pdl Innocenzo Leontini, ha tenuto a ricordare che senza la collaborazione dell'opposizione, che ha anche garantito il numero legale, non sarebbe stato possibile approvare ieri il provvedimento.
Intanto ieri la commissione Territorio e ambiente dell'Assemblea regionale siciliana con una presa d'atto, dopo il parere negativo della commissione Bilancio, ha «riesumato» il disegno di legge sulle coste, ribattezzato 'sanatoria selvaggia». Il testo a questo punto è pronto per arrivare in Aula, anche se spetta alla conferenza dei capigruppo dell'Ars calendarizzarla. Il ddl, nei giorni scorsi, aveva suscitato vibranti polemiche perchè consente di sanare gli immobili abusivi costruiti entro 150 metri dalle coste e quelli ricadenti in aree rurali.
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