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martedì 31 gennaio 2012

E' deceduto Tobia Elbano. Il cordoglio della giunta di Santa Marina Salina

candela.jpgL’Amministrazione  Comunale di Santa Marina Salina esprime il proprio cordoglio per la scomparsa Elbano Tobia, figura storica della Comunità di Lingua spentosi ieri sera, all’età di 87 anni,
Tobia, come tutti erano soliti chiamarlo, era ligure di nascita ma salinese di adozione: da giovanissimo, infatti, insieme al padre e allo zio si trasferirono da Noli (SV) per continuare l’attività iniziata dal nonno Angelo nel primo decennio del XX secolo, ossia la lavorazione e la commercializzazione della cicirella, presente in abbondanza nell’arcipelago in quegli anni, che proprio a Lingua trovò le condizioni ideali per potersi  sviluppare, e che fino agli anni ’60 ,per oltre un ventennio fu tenuta in mano dal giovane
Tobia. Tramontata questa esperienza, Tobia costruì la prima pensione con ristorante a Lingua avventurandosi tra i primi nel campo del turismo, che proprio intorno agli anni’60 iniziava a svilupparsi, ospitando e facendo conoscere Salina a numerosi personaggi del jet set nazionale ed estero, come Mike Bongiorno Martin Scorsese, Walter Chiari e Mina.
Grande anche il suo impegno politico e sociale, che ha portato avanti ricoprendo la carica di Consigliere Comunale e di Vice Sindaco negli anni ’70. Tobia amava la sua Lingua a tal punto da impegnarsi in prima persona per la realizzazione del Museo Civico Etno-antropologico presente nella frazione,  donando gran parte dei suppellettili e dei cimeli in esso contenuto, e diventando, negli ultimi anni, una guida del Museo stesso che intratteneva i visitatori con le proprie storie vissute in prima persona, narrando periodi di fasti e di gloria per l’isola intera.
Importante anche l’impegno politico e sociale, che ha valorizzato ricoprendo la carica di Consigliere Comunale e di Vice Sindaco negli anni ‘70 Tobia si era integrato perfettamente nell’Isola, diventando a volte più isolano degli isolani, e a noi piace ricordarlo con il suo accento misto tra ligure e siciliano , col proprio berretto da comandante calato in testa e l’orecchino, che tanto lo faceva somigliare ad un marinaio d’altri tempi.
Ai familiari e agli amici che gli sono stati sempre vicini, rivolgo personalmente un profondo senso di gratitudine.

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