Domani domenica si terranno due riunioni importanti per comprendere come andranno le amministrative nel Comune di Lipari. I militanti del Pdl si incontreranno al Gattopardo per decidere come presentarsi alle elezioni: lista civica o lista di partito? Candidato secco o primarie?
Sempre domani mattina al Centro giovanile di viale mons. Re si terrà il direttivo del PD con la partecipazione dell’on. Francantonio Genovese. Con ogni probabilità si fronteggeranno due posizioni: quella di Giacomo Biviano, Livio Sciacchitano, Emanuele Carnevale ( avvocato) e forse Pino La Greca che proporrà l’accordo con l’UDC e l’accettazione del candidato Marco Giorgianni e la posizione di Saverio Merlino, Nino Paino, Michele Giacomantonio, Nino Saltalamacchia e Nino Allegrino che invece sono per la realizzazione di un ampio schieramento scegliendo il candidato sindaco attraverso un pronunciamento popolare. Inizialmente si pensava alle primarie ma l’annuncio che le elezioni si terranno il 6-7 maggio vanifica praticamente questa opportunità. Quindi probabilmente si farà ricorso ad una grande assemblea popolare che potrebbe svolgersi nella mattinata di domenica 11 marzo.
Il PD rischia una spaccatura verticale ma vista l’indisponibilità dell’UDC di sottoporre il loro candidato a Sindaco alla verifica se non delle primarie almeno di una assemblea, che altra strada c’era. D’altronde se fosse vero quello che i dirigenti dell’UDC sostengono che loro hanno un consenso più ampio del PD ed una maggiore forza di militanti che problemi avevano a promuovere una assemblea? Avrebbero stravinto. Non averlo voluto ed avendo preteso che il loro candidato non si discutesse si configura come un incredibile atto di arroganza che ha come unico obiettivo comprensibile quello di umiliare il PD classificandolo, fin dai primi passi, come partito subalterno.
Se vincerà la mozione Merlino-Paino probabilmente già da lunedì mattino si lavorerà al tavolo per promuovere la grande assemblea che indicherà il candidato sindaco e quindi si definiranno i punti programmatici di base, quelli che rappresenteranno l’unica discriminante, per partecipare all’assemblea ed il regolamento per la presentazione delle candidature all’Assemblea.
Probabilmente verrà anche deciso che chi ha fatto parte della passata giunta o a ricoperto incarichi importanti nell’apparato comunale non potrà candidarsi. Un fatto curioso è che in un intervento di qualche giorno fa sui blog eoliani è stato detto che queste discriminanti sarebbero più blande di quelle adottate per fare il governo Monti infatti Letta non è diventato sottosegretario di Stato come pure si voleva. Letta non è entrato nel Governo come non dovrebbe entrare, a mio avviso, nella nuova giunta chi ha fatto parte della precedente. Proprio come è avvenuto a Roma. Altra cosa è invece il consiglio che potrebbe paragonarsi al parlamento. Qui non è stata posta alcuna discriminante per dare vita alla nuova maggioranza tanto che, prima timidamente, poi senza più veli Alfano, Bersani e Casini hanno preso ad incontrarsi. Infatti quando il Paese brucia che senso ha porre discriminanti? Questo a Roma come a Lipari. Perché cari amici., forse non ve ne siete accorti, ma anche Lipari burcia.
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