La Bit- Borsa Internazionale del Turismo che si è svolta a Milano dal 16 al 19 febbraio rappresenta per il settore un momento importante per la commercializzazione del prodotto turistico, ma anche per valutare l’andamento dei mercati e gli scenari evolutivi.
Questa 32° edizione si è svolta in un contesto macroeconomico fatto di luci e ombre, ma che lascia intravedere spiragli positivi per il 2012. Da una raccolta e analisi di dati economici dei più autorevoli centri studi effettuata da Bit, emerge soprattutto il messaggio che, senza trascurare i mercati storici, gli operatori economici devono ampliare il proprio orizzonte e abituarsi a pensare in un’ottica di economia mondiale. Se guardiamo all’economia mondiale, nonostante la crisi dei debiti sovrani che nel secondo semestre 2011 ha rallentato la crescita in Europa, il dato d’insieme rimane positivo grazie alle performance delle economie emergenti. La Banca Mondiale, per esempio, calcola un incremento del +3,2% del PIL globale nel 2011 e prevede un +3,6% sia per il 2012 sia per il 2013. Il Fondo Monetario Internazionale a gennaio 2012 calcolava un +3,3% quest’anno e +3,9% per il 2013, anche se per le economie avanzate la stima scende a +1,5/+2% o meno.
Nel 2012 il nostro Paese si dovrebbe confermare in recessione, ma resta da valutare l’impatto delle ultime (o delle prossime) misure pro-crescita del Governo: la contrazione è stimata a -2,2% dall’FMI, a -1% da Moody,s, mentre la Commissione Europea si spinge a prevedere un dato addirittura in positivo, anche se di poco +0,1%. In questo scenario di chiaroscuro, l’industria turistica si conferma come risorsa che continua a produrre crescita: il turismo risente solo marginalmente della crisi e la gente continua a viaggiare. In Italia gli indicatori del turismo domestico sono compensati dai buoni risultati di quello internazionale. Nel 2011 Federalberghi segnala una crescita complessiva delle presenze alberghiere del +2,3% grazie a un +5,3% di stranieri a fronte di un +0,3 di italiani. Ampliando i dati a tutti i tipi di presenze l’Istat ha rilevato ben 326 milioni di pernottamenti totali. Ma il 2011 è stato anche un anno positivo per il turismo eoliano rispetto all’anno precedente. Dai dati forniti dal locale U.O.B. del Servizio Turistico Regionale n° 16 gli arrivi degli italiani sono stati di 72.407 mila (65.168 mila/anno 2010) e le presenze di 306.539 mila ( 279.355 mila/anno 2010). Gli arrivi di stranieri sono stati 45.857 mila (38.575 mila/anno 2010) e le presenze 143.646 mila (121.513 mila/anno 2010). Complessivamente gli arrivi sono stati 118.264 mila (103.743) e le presenze 450.185 mila (400.868). I maggiori arrivi di italiani provengono dalla Sicilia (27.898 mila), dalla Lombardia (8.665 mila) dal Lazio (6.160 mila) e dalla Campania (6.254 mila). La classifica degli arrivi di stranieri vede in testa la Francia (14.273 mila) seguita dalla Germania (8.455 mila), dalla Svizzera (4.138 mila) e dal Regno Unito (2.921 mila). Si tratta quindi di una crescita che, anche se modesta, lascia ben sperare per l’anno in corso. Il raffronto di questi dati dovrebbe anche orientare la promozione turistica del comprensorio eoliano, che a parere mio, dovrebbe essere maggiormente rivolta, tenuto anche conto delle casse che certamente non sorridono, al rafforzamento dei mercati che sono stati, e continuano fortunatamente ad essere, quelli maggiormente interessati alle nostre isole. Alla Bit è stata presente la Federalberghi delle Isole Eolie con uno stand nell’area Italia arredato con immagini tematiche del territorio e diretto dal Presidente Christian Del Bono, e la Provincia Regionale di Messina, con uno stand diretto dal Presidente Nanni Ricevuto. Francamente ancora oggi mi sfugge il significato che il Presidente Ricevuto ha voluto dare alla conferenza stampa della Provincia Regionale di Messina consentendo la presentazione di realtà turistiche che non appartengono al territorio provinciale. Anche perché non mi è sembrato di riscontrare la medesima disponibilità nella presentazione e promozione delle altre Province della Sicilia. Capisco che il Sindaco di Lipari è Presidente del Distretto Turistico delle Isole Minori della Sicilia ed in questo momento è di moda parlare di “aggregazione” ma mentre nella conferenza stampa della Provincia di Messina ho sentito parlare delle Isole Pelagie, delle Egadi, di Ustica e di Pantelleria non ho sentito parlare delle Isole Eolie nelle conferenze stampa della Provincia di Agrigento, Trapani e Palermo. Sicuramente per questa mia ossessione di considerare inscindibile il “marchio Eolie” verrò tacciato di campanilismo e di essere antiaggregazionista e nostalgico. Ma se non mi sbaglio la Bit è un mercato dove si incontrano domanda ed offerta turistica, e quindi si partecipa principalmente per fare affari. Non a caso la 32° manifestazione si è presentata con questo messaggio: “BIT 2012, il Business riparte da qui”.
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