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venerdì 2 marzo 2012

Violenza ai danni di una ragazza a Vulcano. Messinese condannato

Gazzetta del Sud
Leonardo Orlando
barcellona
L'accusa è delle più gravi, violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazzina di poco più di quattordici anni di Vulcano, costretta a subire gli abusi sessuali che sarebbero stati compiuti congiuntamente dall'ex fidanzatino e da un adulto che si era offerto come mediatore per chiarire i dissidi sorti tra i due giovani.
I giudici del Tribunale di Barcellona (presidente Celi, componenti Catanese e D'Addea), hanno condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione ed al pagamento di una provvisionale di 30 mila euro in favore della vittima, un uomo di Messina, Francesco Assenzio, 40 anni, riconosciuto colpevole di aver violentato, con il concorso e la partecipazione di un sedicenne, all'epoca quattordicenne e fidanzato con la giovane, una minorenne che da poco aveva compiuto i 14 anni. Si tratta di una squallida vicenda che avrebbe preso l'avvio da un diverbio tra fidanzatini. I fatti risalgono alla notte fra il 3 e il 4 aprile del 2010.
In quella circostanza l'adulto e il ragazzo avevano convinto la quattordicenne a recarsi all'interno della tenso struttura geodetica polifunzionale denominata i "Palloni", che si trova sull'isola di Vulcano. Una volta all'interno il minore si sarebbe appartato con la ragazzina. Poco dopo la giovane coppia sarebbe stata raggiunta dall'adulto che – secondo le indagini – sarebbe riuscito, con la complicità del minore, a introdursi nel vano dei servizi dove, superata le resistenze della ragazza, avrebbe consumato la violenza sessuale. Nell'immediatezza dei fatti il maggiorenne fu arrestato dai carabinieri. Anche il minore che oltre ad essere stato il fidanzatino della vittima, pare fosse anche un lontano parente della ragazza, era stato raggiunto da una misura cautelare e la sua posizione è ancora pendente dinanzi al Tribunale per i minori. A chiedere la condanna dell'imputato il pm Mirko Piloni. I familiari della vittima si sono invece costituiti parte civile per conto della minore con gli avv. Piero Bertolone e Gianluca Pantano. L'imputato è stato invece difeso dall'avv. Massimiliano Spitaleri del foro di Catania.

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