Caro Michele
naturalmente ti ringrazio per la risposta, ma mi chiedo che senso abbia dovere accettare i limiti di questa convenzione quando la cosa più ovvia, non avendo altra soluzione a Marina Corta, sarebbe quella di poter aprire i bagni al pubblico. Il sindaco non ritiene opportuno insistere?
ciao
Pietro Lo Cascio
Caro Pietro,
Dopo la mia risposta sono pervenute una serie di precisazioni di cui le due più importanti sono:
1. La riconsegna dei locali al Comune non è legata alla stagione estiva ma non ha un limite temporale. Di fatto si tratta di una vera e propria retrocessione. E si può valutare l' importanza di questo fatto e il bel risultato conseguito dall'Amministrazione dopo che per diversi anni i locali erano chiusi.
2. Mi hanno spiegato che il problema di non utilizzare quei bagni come gabinetti pubblici non è un fatto di volontà ma è legato ad un fattore tecnico con risvolti igienico- sanitari. I gabinetti pubblici richiedono accorgimenti specifici e particolari per evitare che il troppo uso provochi il rigurgito delle acque nere e dei reflui, accorgimenti che non vengono applicati ai gabinetti degli uffici e delle abitazioni private e quindi non sono stati presi nella costruzione dei bagni della biglietteria.
Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.