Il Deputato messinese del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva, in data 1°agosto 2013, ha presentato al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca un’interpellanza riguardante la prova di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato, dal momento che per questi viene prevista, a differenza di quanto stabilito dai precedenti decreti ministeriali emanati nel corso degli ultimi anni, l’introduzione del cosiddetto “bonus maturità”.
Il nuovo decreto ministeriale prevede, in particolare, che nel sistema di valutazione delle prove venga disposta l’assegnazione di un punteggio ex ante, da calcolarsi sulla base del percorso scolastico dei candidati. All’articolo 10 del suddetto decreto si dispone infatti che <<per la valutazione delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale anni 2013 - 2014, si terrà conto della valutazione ottenuta dall’elaborazione del test, con punteggio massimo conseguibile di 90 punti e la valutazione del percorso scolastico fino ad un punteggio massimo conseguibile di 10 punti per ogni candiato che abbia ottenuto un voto alla prova di maturità di almeno 80 punti su 100, e il cui voto sia non inferiore all’ottantesimo percentile della distribuzione dei voti della propria commissione d’esame nell’anno scolastico 2012 - 2013>>.
<<Ci rendiamo conto - afferma D’Uva - che le modalità di accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie andrebbero riviste radicalmente; nel frattempo però ci preme ripristinare le modalità di valutazione delle prove così come disciplinate dal decreto precedente a quello emanato dall’ex ministro Profumo e sostanzialmente confermato dal nuovo decreto dell’attuale ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Carrozza, poiché garantivano una maggiore equità e una valutazione più precisa delle effettive attitudini dei candidati a intraprendere i vari corsi ad accesso programmato, a differenza dell’attuale valutazione che, così come prevista dai nuovi decreti, sarà da effettuarsi, anche se solo parzialmente, ex ante, mettendo così su piani diversi i candidati, e non terrebbe invece conto dei diversi percorsi di studio da questi affrontati, delle diversità ambientali e sociali, limitandosi a valutare non quello che è in realtà il reale percorso scolastico di ogni studente, quanto il mero risultato finale ottenuto a seguito della prova di maturità.>>
Il MoVimento 5 Stelle, attraverso quest’interpellanza, chiede al Ministro Carrozza che l'effettivo merito dello studente venga dimostrato in sede di prova di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato, dove potrà dimostrare, senza la presenza di alcun bonus di maturità, quale sia l'effettivo valore del titolo di studio conseguito e le relative capacità acquisite nel proprio percorso dì studi. Si auspica inoltre che il Ministro si adoperi per ripristinare, anche per l'anno in corso, il sistema di valutazione così come disciplinato dal decreto precedente a quelli emanati sia dall’ex Ministro Profumo che dall’attuale. Il precedente decreto ministeriale prevedeva che venisse considerata, ai fini della graduatoria, la sola valutazione ottenuta dall’elaborazione del test in sede di esame e solo in caso di parità di punteggio veniva premiato il candidato con la votazione migliore conseguita in sede di esami di stato.L’interpellanza parlamentare è disponibile al seguente link:
Giovanni Bausani
Collaboratore del Dep. Francesco D'Uva - M5S
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