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martedì 18 marzo 2014

A proposito dei colori nei prospetti dei fabbricati di Aldo Natoli

Ritengo che il Sig. Catello Pongolini, che ricordo per la collocazione dei cestini porta rifiuti nel centro storico di Lipari, con il suo gesto abbia dato a tutti noi una lezione di cosà significa il decoro edilizio cittadino  e dell'ambiente. 
Purtroppo nel nostro Comune non esiste un "Piano del  colore", ma esiste il Piano Territoriale Paesistico ed il Regolamento Edilizio che, rispettivamente all'art. 38.c e 49, dettano delle indicazioni  abbastanza precise. Quindi il "fai da te" costituisce un illecito edilizio.
Purtroppo assistiamo giornalmente in modo preoccupante al progressivo abbandono dei colori originari nei prospetti delle case, ed in particolare in quelle del centro storico di Lipari. 
Questo fenomeno che sta assumendo il carattere di un nuovo stile, contribuisce ad alterare in modo irreversibile il modello cromatico originario, banalizzando la stessa architettura. Se questo fenomeno non viene arrestato, fra pochi anni non sarà possibile rendersi conto della tavolozza dei colori originari e dei criteri con cui essi venivano combinati e del loro giusto rapporto con l'architettura e con l'ambiente vegetale e minerale delle isole. 
Oggi  addirittura assistiamo, come evidenzia il Sig. Pongolini, che allo stesso immobile viene dato un colore diverso ad ogni piano. 
Proprio in questi giorni il sottoscritto, quale Presidente dall'Associazioni Geometri Eoliani, ha chiesto all'Amministrazione Comunale, di adottare un provvedimento urgente che regolamenti l'uso del colore nei prospetti delle case in modo daarrestare questo proliferare di fantasmagoriche facciate, in attesa della redazione del "Piano del colore". 
Tale richiesta è stata accompagnata da uno studio sui colori nelle case eoliane, richiamando gli autori che in questi anni ci hanno informato.
Aldo Natoli

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