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giovedì 20 marzo 2014

Specialisti con ambulatori part-time per espletare la loro attività all'ospedale di Lipari..nonostante gli spazi esistenti. La professoressa Conti scrive al dirigente sanitario

Al Dirigente Sanitario
dell’Ospedale Civile di Lipari
Dott. Catalfamo

Gentile Dott.
L'altro ieri aggirandomi per caso nei corridoi dell’ospedale ho recepito, tanto di mattina quanto di pomeriggio, un grande disagio negli specialisti che vengono o sono all’ospedale di Lipari. Ho recepito che mancano le stanze per espletare le loro attività.
Quale è il motivo di questa grande difficoltà? Perché poi gli infermieri debbono perdere un sacco di tempo nell’aspettare che gli ambulatori vengano liberati e i pazienti debbano litigare per essere visitati?
Come mai con tanti spazi che si sono creati e che sono rimasti liberi, non vi è la possibilità di creare qualche altro ambulatorio affinchè i medici possano lavorare i tranquillità assistendo tutti i pazienti che via via si presentano? Va tenuto presente che in mezzo alle visite normali si inseriscono anche le visite prescritte dal pronto soccorso.
Cosa è un altro espediente della dirigenza sanitaria per fare in modo che i vari specialisti abbiano problemi e così si rifiutano di venire a Lipari?
Ci insegna ,l’atrocità alla quale sottoponete queste isole, la vergogna del reparto di maternità.
Abbiamo avuto ed abbiamo medici capaci a far nascere i bambini , ai quali” sottobanco” è stato fatto divieto psicologico di intervenire , se non in caso di stretta necessità. Tutto questo per la mancanza di un medico neonatale , che stia a Lipari e che possa seguire i piccoli appena nati.
Ma quanti viaggi di elicottero si sarebbero potuti risparmiare?Quanto costa un solo viaggio di elicottero?
Quanti interventi sono stati richiesti tra Gennaio e Febbraio? Io parlo solo per le partorienti, ce ne saranno state almeno 20, e non tutte necessitavano di essere trasportate sulla terraferma. E se una famiglia non ha i soldi per riportare il neonato a casa?
Fra poco ci diranno che le isole Eolie sono disabitate perché nessuno nasce e nessuno muore.
Da qui a qualche anno i “ depositi” sulla terraferma saranno pieni di gente che sarebbe potuta morire a Lipari e che magari sono rimasti sulla terraferma e la famiglia non ha avuto i soldi per riportarli a casa.
Gradirei stesso mezzo una risposta quantomeno a proposito della difficoltà per il reperimento delle sale ambulatoriali per gli specialisti.
Buon lavoro.
Caterina Conti

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