Oggi
20 marzo 2014, nell’ambito della campagna d’informazione
promossa dall’Associazione donatori midollo osseo (ADMO) in
collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto e
sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Catania si è
tenuto presso la Sala convegni dell’ Eolian Inn di Milazzo davanti
ad una rappresentanza di studenti delle scuole superiori e al
personale militare e civile della Capitaneria di Porto di Milazzo un
incontro con i responsabili regionali e locali dell’ Associazione
(rispettivamente la dott.ssa Bonanno e la dott. Vetromile),
finalizzato alla sensibilizzazione dei cittadini sulla donazione del
midollo osseo.
Dopo
un saluto del Vice Sindaco Prof.ssa Scolaro intervenuta in
rappresentanza del sindaco Avv. Carmelo Pino, i volontari dell’ADMO
sono stati accolti dal Comandante della Capitaneria di Porto C.F.(CP)
Fabrizio COKE che dopo aver ringraziato gli stessi responsabili per
l’impegno quotidiano profuso a favore di tutti quei soggetti
colpiti da malattie così gravi come la leucemia, non ha mancato di
sottolineare il sostegno del Comando Generale nel diffondere la
cultura della donazione.
L’incontro
è stato caratterizzato da un’accurata relazione scientifica della
dott.ssa Zappia, responsabile dell’Istituto di ematologia
dell’Ospedale Papardo di Messina che ha posto l’attenzione
sull’importanza della donazione quale principale sistema di lotta
contro tali malattie e sulle tecniche di donazione attualmente
utilizzate, non mancando di ripercorrere le vicende di chi ha avuto
la fortuna di trovare un donatore compatibile.
Non
sono mancati momenti di commozione con la testimonianza diretta di un
donatore che ha raccontato la propria esperienza e l’importanza di
rispondere positivamente quando si viene chiamati a compiere un gesto
così significativo, l’unico in grado di salvare la vita a chi,
spesso bambini, riceve tale donazione, nonché di una ragazza
trapiantata grazie al midollo osseo donato dalla madre ed infine di
un maresciallo della stessa Capitaneria di Porto di Milazzo che tre
anni fa ha iniziato il percorso di donatore attraverso il prelievo di
sangue finalizzato alla tipizzazione delle cellule.
L’incontro
si è concluso con l’auspicio dei responsabili dell’ADMO di
incrementare il numero di donatori, atteso che i “Registri dei
donatori” risultano ormai datati e con l’aumento delle malattie è
necessario incrementare il numero dei donatori.
Tale
auspicio ha trovato una prima risposta positiva grazie all’iniziativa
di alcuni studenti e di una parte del personale militare della
Capitaneria che grazie all’autoemoteca presente in loco hanno
effettuato i prelievi propedeutici alla tipizzazione.
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