Da qualche anno imperversa l’idea di colorare la propria casa, negozio, attività commerciale etc… come si voglia senza attenersi al benchè minimo accenno di gusto, stile e buon senso tanto da creare non poco turbamento.
Ecco che in pochi anni, di tacito assenso, ci troviamo le case dei “Puffi”, di “Prezzemolo” e “Qui Quo Qua”, la boutique alla moda viola vivace e il pit-stop della Ferrari rosso fuoco nella centrale via Maurolico, tinteggiato di recente, e che dire delle tante facciate bicolore e tricolore di tono e di colore discordanti.
E’ possibile che non ci sia un regolamento che ponga un freno al dilagare di tale strazio architettonico che qualcuno ostenta volerci far credere faccia parte dello “Stile eoliano”.
Per destare l’attenzione ho provato a colorare di rosso la facciata del mio negozio, proprio di fronte al sopra citato pit-stop, ma proprio non ce la faccio il buon senso mi dice di fermarmi e di avere fiducia nelle istutuzioni. Spero che chi di dovere imponga un ripristino, frenando quanti ultimamente emulano questo cattivo esempio.
Catello Pongolini
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