Ieri alle 16.30, nella casa Generalizia di Roma, se ne è andata nella pace
del Signore Madre Maria Floriana Giuffré, Superiora generale delle Suore
dell’Immacolata Concezione di Lipari.
Il male che l’aveva colpita alcuni mesi
fa si è improvvisamente aggravato nelle ultime settimane e l’ultima sua
presenza pubblica è stata la commemorazione del transito della Serva di Dio
Florenzia Profilio , l’ 1 e 2 marzo scorso, che proprio Madre Floriana aveva
voluto particolarmente solenne e dedicato alla missione in Brasile che
era stata l’ultima avventura terrena della fondatrice dell’Istituto.
Ho conosciuto Madre Floriana nei primi mesi della mia sindacatura quando
venne a trovarmi perchè aveva in mente di intestare alla fondatrice una strada,
quella che dal Vescovado porta all’Istituto delle Suore. Fu il primo atto di
una collaborazione che è durata vent’anni e che ha portato ad apprezzarci,
stimarci ed anche a costruire una forte, sincera e fruttuosa amicizia. Era un
vulcano di idee Madre Floriana: voleva che tutti conoscessero Florenzia e che
Florenzia riuscisse a parlare a tutti ed in particolare ai giovani di oggi. Per
questo si era inventata i concorsi rivolti ai bambini ed ai ragazzi che dal
1995 al 2005 avevano preparato la celebrazione del centenario della fondazione
dell’Istituto. Alcuni titoli : “Un arcobaleno dall’isola a...”, Anch’io ho
un’idea...per cambiare il mondo!”, “Sogna... il tuo 2000”, “Navigare per
cercare”, “Globalizza la pace”, “Uguali ma diversi...tutti fratelli”. Per
questo aveva voluto che si scrivesse un nuovo libro su Florenzia e che a
scriverlo fosse un laico.
Ricordo ancora, come fosse ieri, quando una mattina mi fermò sul
corso:”Scusi dottore se gliene parlo per strada, ma volevo chiederle se era
interessato a scrivere un libro su Madre Florenzia”, “Ne sarei onorato Madre, è
da tempo che rifletto su questa figura che reputo il personaggio più importante
che Lipari ha avuto nei tempi moderni”. E’ nato così “Florenzia ha svegliato
l’aurora”. Un passaggio importante di una collaborazione sempre più stretta con
gli incontri sulla spiritualità di Florenzia, sul suo carisma, sulla sua
personalità, sulla sua santità nel quotidiano e quindi il nuovo libro, “Questa
è Florenzia”, scritto con maggiore libertà cercando di analizzare il formarsi
della sua personalità e della sua spiritualità ed infine il libretto sulla
missione “In Brasile nel nome del Signore” che presentammo al pubblico nella
Chiesa dell’Istituto a Roma proprio sabato 1 marzo.
Ecco l’impegno a rendere attuale Florenzia è stato certamente il maggiore
obiettivo di Madre Floriana ed oltre ai libri, ai concorsi vanno ricordate le
strade che ha voluto si intestassero alla Fondatrice. Abbiamo detto di Lipari
ma oltre Lipari, Roma, Palermo, in Brasile, in Perù.
Ma non possiamo dimenticare la sua intuizione più bella, ispirata
certamente da Florenzia ma che rivela anche la grande religiosità di Floriana: la
definizione di Maria come Madre dello stupore. “Nella società di oggi c’è
ancora spazio per lo stupore?” si chiedeva Madre Floriana nel 2007 dedicando un
nuovo concorso proprio a Maria Madre dello stupore. Una società tutta
tecnologica e permeata da una diffusa mentalità consumistica non ha
completamente soffocato questa dimensione dello spirito? E’ forse perché
abbiamo perso la capacità di stupirci di fronte alla realtà che ci circonda il
vero motivo per cui le anime si sono inaridite, per cui la vita è meno gioiosa
e la fantasia è mortificata, per cui non siamo più capaci di vivere esperienze
entusiasmanti? Erano domande “provocatorie” poste a base del concorso. Domande
che aprivano alla scoperta della ragazza Maria di Nazareth che alle parole
dell’angelo si stupì e accettò di vivere la sua grande avventura. Una grande
avventura, la “beata speranza” a cui da oggi anche Madre Floriana è chiamata a
partecipare.
Ci sarà festa nel Regno di Dio.
Michele
Giacomantonio
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