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giovedì 3 aprile 2014

In ricordo di quattro grandi eoliani (di Caterina Conti)

Carissimi,
qualcuno sicuramente dirà che questa mia arriva in ritardo, ma cosa volete fare? Sono i problemi di noi anziani che sino a quando non troviamo una persona affettuosamente disponibile, non riusciamo neanche a comunicare i nostri pensieri. Anche se quello che è capitato in questi giorni alla nostra comunità è stato terribile e ci ha lasciati tutti addolorati ed attoniti. 
1) Don Pino Raffaele
 Sacerdote della comunità di Acquacalda sin da quando 62 anni fa circa andò per la prima volta a piedi da Canneto ad Acquacalda perché la strada non era ancora stata costruita. È stato sempre splendido, ricordo le nostre chiacchierate quando facevamo sull’aliscafo la tratta Lipari-Vulcano, perché poi lui avrebbe proseguito per Panarea. Quindi Acquacalda-Panarea. Due mondi diversi. Ma lui sempre straordinario e presente. Non è stato un sacerdote ma è stato il sacerdote.
2) Nino Santamaria
 Uomo dalle mille battaglie, sempre per la sua isola e per l’arcipelago. Dire Nino Santamaria significava dire Filicudi e viceversa. Capisco che bisognerà sopravvivere però non sarà facile. Con la tua perdita, caro Nino, si può proprio dire che siamo rimasti in pochi!
3 )Ingegnere Peppe Ferlazzo 
Peppe sei stato un  magnifico rappresentante della gente di queste isole, che tu hai onorato. Sembravi immortale e sapere della tua morte è stata una notizia incredibile, sei una di quelle persone indimenticabili che continuerò a vedere con i tuoi ragazzi sulla spiaggia di Ponente. Ciao!
4) Sig. Guglielmo Urso
 Una vita di lavoro e di impegno per te, per noi e per i tuoi figli. Sei stato un marito, un padre ed un imprenditore straordinario. Però quanta fatica, quanti pensieri , quante angosce è costato esserlo. Mi ricordo quando eravamo circa negli anni ’68-’70. Avevano appena aperto la Banca del Sud, che ogni giorno io e tu ci incontravamo alla chiusura di detta banca per vedere come potevamo fare per poter far quadrare i conti. E questo ogni giorni, ogni giorno. E quando Carli della Banca d’Italia modificava i tassi di sconto dovevamo fare i salti mortali per rientrare sul conto. Erano altri tempo ed il mondo andava diversamente. Eravamo pieni di fiducia, di creatività e con la certezza che sarebbe venuto un tempo migliore. Non avremmo mai immaginato di dover vedere tutto quello che sta capitando oggi. Che iddio vi abbia in gloria, che i nostri figli e i nostri giovani riescano ad affrontare i tempo che stanno venendo. A presto.
Caterina Conti

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