Egr. Direttore,
la prego di voler pubblicare sul suo notiziario on-line questa breve croni-storia che racconta l’ennesimo disagio vissuto da tante persone eoliane e non, giorno 3 c.m. pomeriggio sulla banchina presso il porto di Milazzo, a causa di collegamenti marittimi che spesso e volentieri vengono soppressi per le cattive condizioni meteo-marine, o non vengono garantiti gli scali nei porti eoliani a causa di strutture (quelle esistenti) inadeguate e/o obsolete.
Intorno alle ore 12:30 ci presentiamo (io come tanti altri eoliani e un gruppo cospicuo di turisti con destinazione Lipari) sulla banchina di Milazzo muniti di regolare biglietto per imbarcarci sulla “LAURANA”: partenza prevista ore 14:30. La nave attracca a Milazzo intorno alle ore 16:00, non senza qualche difficoltà per il vento di scirocco che da poche ore stava imperversando. Dopo circa un ora dall’attracco, ci viene comunicato dal personale di bordo che, secondo le direttive del comandante, la nave sarebbe partita direttamente per Napoli, omettendo tutti gli scali intermedi (Lipari compreso), in quanto, parole testuali “è previsto un notevole rinforzo del vento e negli scali isolani non si può garantire alcuna operazione di sbarco”. Motivo per cui, consapevoli del fatto che le decisioni del comandante, bollettino meteo alla mano, sono insindacabili, ci rechiamo tutti a farci rimborsare i biglietti e ad attendere, sempre sul porto, l’insperata partenza per Lipari poi avvenuta alle ore 21:00 con il traghetto della N.G.I. che ha affrontato una navigazione abbastanza tranquilla e soprattutto un attracco a Lipari senza alcuna difficoltà (la corsa delle 18:30 nel frattempo era stata sospesa).
Riallacciandomi al primo punto della mia premessa (cioè collegamenti soppressi a causa delle condizioni meteo-marine): in considerazione del fatto che la “LAURANA”, partita da Milazzo intorno alle 18:30, ha poi effettuato regolare scalo a Lipari, è possibile che il bollettino meteo si sia clamorosamente sbagliato sulle previsioni di rinforzo del vento consentendo quindi alla nave Siremar-Compagnia delle Isole di approdare a Lipari? Oppure si è trattato di un errore di valutazione del comandante, il quale, anziché “rifiutare” di imbarcare gli eoliani e quanti diretti alle isole, avrebbe fatto meglio a mostrarsi più “fiducioso” nelle sue qualità e competenze marinaresche che sicuramente non gli difettano?
Per quanto riguarda il secondo punto della mia premessa (cioè collegamenti non garanti per strutture portuali isolane carenti e inadeguate): ho 34 anni, e in tutto questo tempo i nostri porti, quelli che dovrebbero assicurarci la mobilità con la terraferma anche e soprattutto per la fruizione di servizi essenziali che oggi sull’isola ci vengono negati, quelli che dovrebbero consentire un turismo finalmente più agevole e sereno, ebbene questi porti non sono per niente cambiati se non in peggio; il tempo ha accresciuto la loro precarietà e la loro inadeguatezza a ricevere imbarcazioni che invece non ci aspettano e vanno avanti nel loro processo di modernizzazione. E’, dunque, possibile che le amministrazioni comunali succedutesi in questi 30 anni, non abbiano a cuore gli interessi e le sorti della popolazione eoliana? Possibile che in tutto questo tempo si sia solamente creato un pontile per gli aliscafi che non ci invidierebbe nessuna altra isola turistica?
Lascio ogni giudizio e commento a Lei, Direttore e quanti avranno la voglia e il tempo di leggere queste righe.
Grazie per l’attenzione.
Distinti saluti.
Maurizio Mandarano
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