Si aprono spiragli a Palermo per la soluzione della problematica dei 35 ex Pumex che, essendo cessato a dicembre il progetto che li ha visti impiegati presso il comune di Lipari e non avendo avuto in questi 90 giorni risposte concrete, stanno da ieri "occupando" il tetto della chiesa di Sant'Antonio, limitrofa al palazzo municipale di Lipari.
Durante la riunione palermitana, tenutasi con il dirigente del Dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello e alla quale hanno partecipato il sindaco Marco Giorgianni, il presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini, i rappresentanti sindacali e alcuni lavoratori, sono stati individuati tre percorsi.
Uno, più o meno immediato (per fronteggiare l'emergenza e che dovrebbe attivarsi entro 15 giorni), prevede la presentazione di un progetto di sostegno al reddito che permetta, dopo il via libera del Ministero del Lavoro, completato da un parere che l'assessorato rilascerebbe senza problemi, l'impiego dei 35 ex Pumex nella macchina comunale. Progetto che potrebbe anche essere pluriennale e nel quale si prevederebbe anche il versamento dei contributi a favore dei lavoratori. Cosa che non avveniva nei precedenti progetti. I fondi arriverebbero attraverso l'intervento del Comune di Lipari e/o dell'Assessorato regionale Enti Locali.
Si sono prospettate anche altre due soluzioni che, comunque, hanno bisogno di un tempo maggiore. Ovvero: l'accesso a finanziamenti attraverso i fondi europei 2014-2020 o l'inserimento degli ex Pumex tra gli LSU nazionali.Soddisfazione è stata espressa, per quanto maturato dal vertice, sia dall'amministrazione comunale così come dai rappresentanti sindacali e dalla delegazione di lavoratori presenti all'incontro.
In serata, non appena rientrerà la delegazione palermitana, gli ex Pumex terranno una riunione durante la quale decideranno se interrompere l'occupazione del tetto della Chiesa.
Presumibilmente, come atto di fiducia verso quanto emerso dall'incontro palermitano, si opterà per una interruzione di tale forma di protesta. Verrebbe, comunque, mantenuta alta l'attenzione attraverso lo spostamento della protesta all'interno di una delle stanze del palazzo comunale.
Intanto oggi i lavoratori hanno avuto la gradita visita di Don Gaetano Sardella il quale si è anche messo in contatto con Mons. Calogero La Piana affinchè possa far sentire la sua autorevole parola per addivenire alla soluzione della dolorosa problematica
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