Gentilissimo Consigliere Lo Cascio,
nel ribadire preventivamente la stima che nutriamo nella Sua persona non possiamo che manifestarLe tutta la nostra amarezza per quanto pubblicato in data odierna sui giornali on line per quanto riguarda la problematica degli Ex Lavoratori della Pomice in quanto Le ribadiamo che “la magistratura non può chiudere una azienda e questo dovrebbe saperlo sia Lei che quanti negli anni se ne sono convinti”.
Se invece ci fa comodo “politicamente” dichiarare questo, allora è tutto un altro discorso.
Se poi Lei ha in mano il verbale con la quale la magistratura CHIUDE le cave di pomice la preghiamo di pubblicarlo immediatamente!
Precisandole che avevamo sensibilizzato alcuni esponenti del Consiglio Comunale, per una convocazione urgente, considerato:
a) Che il lavoratori ex Pomice, a seguito della scadenza del progetto obiettivo avvenuto ad ottobre del 2013 dal 01.01.2014 sino al 30.06.2014 non hanno lavorato;
b) Che con delibera Sindacale n. 81 del 13.12.2014 l’Amministrazione ha finanziato il completamento del progetto obiettivo sino a Dicembre 2013;
c) Che era previsto in finanziaria Regionale 2014 l’emendamento di rifinanziamento del progetto obiettivo con la Legge Regionale n. 5 del 28.01.2014;
d) Che il Commissario di stato nell’impugnativa di buona parte della Finanziaria Regionale ha impugnato anche l’articolo che riguardava il re finanziamento del Progetto Obiettivo;
e) Che, tra mille difficoltà ed un impegno serrato dell’Amministrazione con in testa il Sindaco Marco Giorgianni, è stato approvato l’articolo n. 5 della Legge Regionale n. 13 dell’11 giugno 2014 che recita
a. dopo il comma 7 dell’articolo n. 6 della legge regionale del 28 gennaio 2014 n. 5 è inserito il seguente comma “7 bis – per l’esercizio finanziario 2014, a valere sul Fondo perequativo di cui al comma 2, è accantonata la somma di 600 migliaia di euro per garantire la prosecuzione degli interventi di cui al comma 10dell’articolo n. 4 della legge regionale n. 11 del 12.05.2010” che recita “ A carico del fondo di cui al presente articolo, a decorrere dall’esercizio finanziario 2010, a valere sulle risorse di cui al comma 1, l’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, è autorizzato a trasferire l’importo di 400 migliaia di euro al comune di Lipari per “progetti obiettivo”, concertati con l’Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro volti all’utilizzo dei lavoratori ex Pumex”.
f) Che il Comune di Lipari con Delibera di Giunta Municipale n. 65/2014 ha di fatto rinnovato il progetto obiettivo, con qualche modifica, facendo di fatto rientrare tutti gli ex lavoratori della pomice al lavoro dal 01.07.2014.
g) Che, il Sindaco, suo malgrado, ha ribadito e comunicato ai lavoratori che l’impegno dell’Amministrazione era legato all’approvazione del bilancio che, Lui spera, avverrà nel più breve tempo e comunque i pagamenti, sono legati all’accreditamento delle somme. Bisogna rimarcare che alla data odierna ancora non c’è il decreto di finanziamento – ma comunque il sindaco ha ribadito che il pagamento delle mensilità può avvenire solo dopo l’approvazione del bilancio ma che, comunque, si impegna a verificare ogni possibilità per la risoluzione del problema anche temporaneo nelle more dell’emissione del decreto.
Per tutto quanto sopra Vi abbiamo chiesto un aiuto fattivo, affinché le famiglie e i lavoratori possano percepire nel mese di Agosto, la mensilità di Luglio.
Per ciò vi preghiamo di trovare una soluzione confrontandovi con l’Amministrazione, in modo che venga dato un po’ di ossigeno a queste famiglie allo stremo con il pagamento della mensilità.
Detto ciò, pare che Lei sembra dimenticare che le isole Eolie sono state Iscritte sulla Lista del Patrimonio Mondiale sin dall'anno 2000 e sin dalla Missione presieduta dal Professore Hamilton, in visita ufficiale a Lipari dal 21 al 28 Marzo del 2007, è stato evidenziato chiaramente il problema occupazionale relativo ai circa “quaranta” lavoratori impiegati nelle cave di pomice.
Nel verbale conclusivo (basta leggerlo) la Commissione dichiarava che il problema principale dei lavoratori di cava era dettato dalla mancanza di una occupazione alternativa, chiara ed immediata. Veniva evidenziato altresi' che la riassunzione ed il riaddestramento erano stati discussi, non solo a livello Comunale, ma anche con le Autorità Regionali e veniva RACCOMANDATO che un programma comprensivo di ricollocazione, doveva essere effettuato IMMEDIATAMENTE.
Di seguito Le segnalo il documento ufficiale (tradotto) UNESCO whc07-31com-7baddf.pdf:
Nel progetto di decisione: 31 COM 7B.24
Il Comitato del patrimonio mondiale,
1. Avendo esaminato il documento WHC-07/31.COM/7B.Add,
2. Ricordando la decisione 30 COM 7B.23, adottata alla sua 30a sessione (Vilnius, 2006),
3. Accoglie favorevolmente le misure positive prese dallo Stato, in particolare, lo stabilimento di limiti precisi per la riserva di Lipari in progetto nonché una collaborazione più stretta tra le due autorità regionali competenti;
4. Nota con inquietudine che il piano di riabilitazione della Società PUMEX per la zona miniera rischia di minacciare l'integrità del bene e che lo statuto di patrimonio mondiale non è preso in conto in questo documento;
5. Nota con viva preoccupazione i problemi di conservazione e di gestione che danneggiano il valore universale eccezionale e all'integrità del bene, come l'ha stimato la missione Centro del patrimonio mondiale/UICN del marzo 2007, in particolare l'assenza di un piano di gestione e di struttura di gestione, l'attività miniera che continua sul sito della PUMEX nel perimetro del bene di patrimonio mondiale, la mancanza di una data stabilita per ultimare la rimozione del materiale accumulato, nonché l'assenza di meccanismo di sorveglianza e altro per controllare le sistemazioni portuali e l'infrastruttura costiera;
6. Prega insistentemente lo Stato di mettere immediatamente in applicazione le seguenti maggiori raccomandazioni della missione marzo 2007:
a) Cessare ogni attività estrattiva nelle zone situate all'interno e nei dintorni del bene di patrimonio mondiale ed interdire l'apertura di nuove cave; (LEGGENDA O STORIA)
b) Fissare una data limite per la rimozione del materiale di estrazione della pomice accumulato;
c) Preparare un piano di gestione che utilizzi i dati scientifici i più recenti ed includa l'identificazione di risorse finanziarie per la sua messa in opera, nonché i bisogni in personale, il seguito e la sensibilizzazione;
d) Designare un organismo di gestione appropriato e garantire i fondi sufficienti;
e) fare una valutazione di impatto ambientale esaustiva e completa del progetto di espansione del porto di Lipari, con un analisi dell'impatto delle navi da crociere sul bene patrimonio mondiale;
f) Instaurare un progetto di restauro della vegetazione su una base scientifica utilizzando delle piante naturali e un piano creativo e giudizioso di conversione dell'infrastruttura miniera al servizio dei bisogni educativi e dell'ecoturismo, congiuntamente ad un programma di riassunzione e/o di riqualificazione delle persone colpite;
g) Ratificare la ridefinizione del perimetro della riserva di Lipari in progetto e sottomettere una proposta di modifica dei limiti corrispondenti del bene patrimonio mondiale in conformità con gli orientamenti;
h) Esaminare attentamente la creazione di un parco regionale per tutte le isole eolie;
i) Considerare, alla luce dei dati scientifici i più recenti sui valori naturali delle isole, di sottomettere una nuova proposta di iscrizione del bene patrimonio mondiale che includa dei criteri naturali supplementari e protegga gli ambienti costieri e marini importanti;
7. Chiede allo stato di sottomettere entro il 01 Febbraio 2008 un rapporto di avanzamento su tutte le domande su menzionate, per esame da parte del comitato del patrimonio mondiale alla sua 32 sessione nel 2008, durante la quale il comitato esaminerà l'iscrizione possibile del bene sulla lista del patrimonio mondiale in pericolo se lo stato non prende le misure necessarie per applicare le principali raccomandazioni della missione di seguito del 2007 ed evitare la perdita del valore universale eccezionale e dell'integrità di questo bene.
Per dare maggiore informazione a Lei ed a chi legge le ricordo che in data 23.01.2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, trasmetteva a tutti gli enti interessati la relazione sull'attuazione delle condizioni poste dall'UNESCO per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
In tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.2009, essendo stato già risolto il primo punto “CHIUSURA DELLE CAVE DI POMICE” le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B-24” dove, tra l'altro, alla lettera (f) si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati.
Spero di averLe chiarito abbondantemente che le Cave di Pomice sono state chiuse per una precisa prescrizione dell'Unesco che, in caso contrario, non avrebbe mantenute le Isole Eolie quale sito patrimonio dell'umanità ed ecco perché ancora oggi Noi, ex lavoratori della pomice anche attraverso la costituzione del “Comitato degli ex Lavoratori della Pomice” chiediamo quanto assicuratoci sin dagli inizi del 2007, compreso il totale coinvolgimento del comitato nel Piano di Gestione Unesco cosi' come indicato anche nei documenti ufficiali dove tra l'altro al punto “h” recita – DEFINIZIONE DI UN PROGETTO, SCIENTIFICAMENTE FONDATO, DI RICOSTRUZIONE DELLA FLORA ATTRAVERSO L'UTILIZZO DI PIANTE ENDOGENE. STESURA DI UN SOLIDO PIANO DI RICONVERSIONE DELLE INFRASTRUTTURE DELLE MINIERE AL FINE DI SODDISFARE I BISOGNI, ANCHE DIDATTICI, DI ECOTURISMO INCLUDENDO UN PROGRAMMA DI REIMPIEGO e/o RIABILITAZIONE DEGLI EX LAVORATORI DELLA POMICE.
Con sincero affetto e stima
Il Comitato degli ex Lavoratori Della Pomice
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