Continua l’attività eruttiva dello Stromboli con emissioni di lava dalla bocca che si è aperta il 7 agosto scorso nella parte alta della Sciara del Fuoco, ad una quota di circa 650 metri. L’unico flusso di lava ancora alimentato, raggiunge il mare a ovest del delta lavico del 2007.
L’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Università di Firenze - Centri di Competenza del Dipartimento - presenti con proprio personale al Centro Operativo Avanzato (COA) di Stromboli, evidenziano che “i dati del monitoraggio non mostrano variazioni rilevanti rispetto all’inizio dell’eruzione. Nonostante al momento l’attività esplosiva ai crateri sommitali sia quasi del tutto cessata, in analogia a quanto accaduto nel recente passato (eruzioni effusive del 2003 e del 2007), non possono essere esclusi eventi esplosivi anche di forte intensità, che comunque allo stato attuale delle conoscenze risultano non prevedibili”.
Il team presente sull’isola, composto da personale della Regione siciliana, del Dipartimento della Protezione Civile e dei propri Centri di Competenza, prosegue le attività di supporto al sindaco Marco Giorgianni nella valutazione del rischio. E' inoltre sempre attivo il Coc che affianca il sindaco di Lipari nelle azioni di informazione alla popolazione e aggiornamento della pianificazione di emergenza.
Resta tutt’ora in vigore l’ordinanza sindacale del 9 agosto che vieta l’accesso agli escursionisti a quote superiori ai 290 metri sul livello del mare.
Persiste, inoltre, il divieto di avvicinamento delle imbarcazioni alla costa nel tratto di mare antistante la Sciara del Fuoco, a causa della possibilità di improvvise esplosioni dovute all’interazione dei flussi lavici con l’acqua, rotolamenti di massi e scivolamenti di masse di detriti lungo la Sciara stessa.
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