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martedì 13 gennaio 2015

L'EAS CHIEDE CONGUAGLIO PER ANNI 2008/2009. L'ASSOCIAZIONE CODICI CONTESTA. MA VI SAREBBE ANCHE LA PRESCRIZIONE QUINQUIENNALE

In questi giorni i cittadini di Lipari, così come di altre cittadine siciliane, stanno ricevendo a mezzo raccomandata a/r fatture da parte dell´Ente Acquedotti Siciliani (EAS) relative ad eccedenze/conguagli anni 2008/2009.
E a tal proposito una nota dell’associazione CODICI-Centro per i diritti del Cittadino, a firma degli avvocati Vincenzo Maltese e Manfredi Zammataro, riguardante le fatture Eas per eccedenze nei consumi riguardanti gli anni 2008 e 2009, è stata inviata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a Roma.
Secondo i legali di CODICI “non è ben chiaro come l’Eas abbia effettuato la stima di consumi, che non possono essere presunti o a forfait. Da un primo esame – prosegue la nota – non vi sarebbe corrispondenza tra quanto indicato in metri cubi nell’anno 2008 rapportato ai consumi indicati per tutto l’anno 2009. Anomalie evidenti anche in relazione a denunce da parte dei cittadini di contatori malfunzionanti o illeggibili da tempo”.Maltese e Zammataro sottolineano che “come stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 15.10.2008, la questione riguarda anche i canoni di depurazione e fognari, i quali, non sono dovuti in assenza o inattività degli impianti come nel caso di specie, e che, invece, sono conteggiati in fattura. Gli stessi canoni fognari, pagati dagli utenti, non siano mai stati restituiti ai Comuni”.“Il tutto – concludono – senza considerare l’ipotesi verosimile della prescrizione quinquennale che appare concreta per entrambe le richieste di pagamento”. L’associazione CODICI chiede, quindi, che Autorità nazionale intervenga per accertare eventuali responsabilità a danno degli utenti da parte dell’Eas.

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