(rubrica
settimanale della Biblioteca Comunale di
Malfa, Isola Salina)
Un tema di attualità
come quello sull’immigrazione non può passare inosservato in una Biblioteca
Pubblica e così ho ritenuto opportuno dotare il patrimo nio librario della
Biblioteca Comunale di Malfa di volumi
che trattano tale argomento, come alcune delle 40 pubblicazioni del prof. Aldo
Palmeri di Palermo:
- INTERVENTI A FAVORE DEI CITTADINI IMMIGRATI
PRESENTI IN SICILIA (2005)
- IMMIGRATI IN SICILIA: DALL’ACCOGLIENZA ALL’INTEGRAZIONE (2006)
- EMIGRATI ED IMMIGRATI IN SICILIA: UN FENOMENO IN
CONTINUA EVOLUZIONE (2007).
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L’autore
ha voluto dare con questa pubblicazione una identità umana e sociale della
persona immigrata con la sua storia, i suoi bisogni, i suoi desideri , le sue
speranze per una vita migliore e più decorosa, nel rispetto della dignità
personale ed individuale.
Nel 2006 e nel 2007 vengono pubblicati, sempre dal
prof. Palmeri, due corposi volumi dal
titolo “IMMIGRATI IN SICILIA: DALL’ACCOGLIENZA ALL’INTEGRAZIONE” e “EMIGRATI ED
IMMIGRATI IN SICILIA: UN FENOMENO IN CONTINUA EVOLUZIONE” integratI da diverse
ed avvincenti immagini fotografiche. Nelle prime pagine cita una frase di
Antonietta Crivello: “…….Fratelli di un mondo diverso, di un colore diverso, di
un credo diverso, parlami di te, per non farmi sentire diverso”. In questi
libri l’autore continua ad affrontare le problematiche dell’immigrazione, quale
fenomeno in continua evoluzione, con l’intento di promuovere, come lui stesso
afferma “la conoscenza degli interventi effettuati dalla Regione Siciliana… e,
inoltre, di fornire sia un supporto organico agli studenti che frequentano i
corsi per mediatore culturale e agli operatori delle Istituzioni pubbliche e
private che intendono aggiornarsi sulle problematiche dell’immigrazione, sia
una guida agli Enti per una fattiva progettazione e gestione delle attività a
favore degli extracomunitari”. In queste due nuove fatiche letterarie del prof.
Palmeri si denota, ancora di più, l’evoluzione della storia migratoria
siciliana di questi ultimi anni e la consapevolezza di un fenomeno che
consente, con tutte le problematiche difficile ed articolate, uno sviluppo ed
una crescita culturale della nostra coscienza umana e sociale. Perché se da una
parte esiste la preoccupazione di una sempre più crescente presenza numerica,
che potrebbe portare ad uno squilibrio del nostro tessuto sociale sia a livello
nazionale che europeo, dall’altra è chiara la consapevolezza che, nell’arco di
qualche decennio, la popolazione del mondo occidentale subirà un notevole
impoverimento demografico che porterà (cosa che sta accadendo), in modo
inevitabile, alla crisi delle attività produttive e dell’intero sistema dello
sviluppo in tutti i campi lavorativi. Senza poi dimenticare che tra le fine
dell’Ottocento e sino agli anni ’70 milioni circa di nostri connazionali hanno
dovuto lasciare la propria terra natìa in cerca di una vita migliore e di un
futuro per loro e per i propri figli. E tutto ciò non è avvenuto in modo
indolore, ma hanno dovuto affrontare tanti sacrifici, sofferenze, offese e
mortificazioni, anche se in seguito, si sono ben integrati nella nuova realtà e
hanno avuto molti successi e soddisfazioni affermandosi in tutti i settori
della vita pubblica e privata. Nei libri si parla anche di razzismo, di nuove
frontiere dell’integrazione in Italia, dei nuovi flussi migratori non più
dall’Italia e dall’Europa, ma verso l’Italia e verso l’Europa. Vi è, quindi, la
necessità di superare le ambivalenze con il multiculturalismo, pluralismo e
l’integrazione; di creare una nuova mentalità nei sistemi familiari degli
extracomunitari con l’intervento graduale di strategie al fine di favorire la
libertà femminile in Asia e in Africa;
ed inoltre di approfondire il dialogo religioso con il mondo islamico e
di affrontare i problemi giuridici e di giustizia inseriti nei trattati
internazionali sui diritti umani. E poi molto importante il ruolo della scuola
e la grande responsabilità che ricoprono i docenti e gli educatori nel processo
d’integrazione. E l’autore, a tal proposito, porta l’esempio di una esperienza
realizzata in Sicilia e dell’attività svolta dalle associazioni degli immigrati
nel territorio siciliano. Inoltre parla del campo nomadi della Favorita di Palermo
e del caso Lampedusa. I volumi si
concludono con cenni riguardanti i primi passi per
l’istituzione dell’albo dei mediatori culturali formativi in Sicilia e sugli
interventi a favore dei cittadini immigrati.
Antonio
BRUNDU (addetto culturale e bibliotecario del Comune di Malfa)
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