Il nuovo episodio eruttivo dal Nuovo Cratere di Sud-Est, che ha avuto inizio nelle prime ore di martedì, continua con un’attività stromboliana e l'emissione lenta di una colata lavica dall'orlo orientale del cratere. Martedì si era osservata una graduale intensificazione dell' attività eruttiva, accompagnata da un aumento dell' ampiezza del tremore vulcanico e lo spostamento della sorgente del tremore vulcanico verso la superficie in corrispondenza del nuovo cratere di sud est; la notte scorsa, tutti questi parametri si sono stabilizzati. L’attività stromboliana è concentrata su tre bocche ubicate nella parte orientale del nuovo cratere di sud- est: poco dopo le 2 del mattino una serie di piccoli crolli ha accompagnato l'apertura di una bocca effusiva sita sotto l'orlo orientale del cratere, dal quale è stata emessa una piccola colata. L'avanzamento della colata lavica è stata accompagnata più volte da minori crolli di porzioni instabili del fianco orientale del cono del cratere.
E in tema di vulcani, ieri il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha convocato a Roma il Comitato Operativo della protezione civile per fare il punto sulle attività di pianificazione d’emergenza per l’area del Vesuvio, dei Campi Flegrei e dell’isola di Stromboli.
La riunione è stata l’occasione per fare un punto complessivo con tutte le componenti e le strutture operative del servizio nazionale della protezione civile sulle attività di pianificazione in corso e su quelle da programmare nei prossimi mesi. La riunione si è conclusa con un approfondimento sul piano nazionale per lo Stromboli, già condiviso con gli enti locali.
«Il Dipartimento della protezione civile della Regione siciliana ha intrapreso nell’ultimo periodo numerose attività in collaborazione col Dipartimento nazionale. Un lavoro complesso che andrà avanti anche nel prossimo futuro», ha detto il direttore della Regione,
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