Il movente scatenante del delitto, sarebbe stato dettato dall'ennesima crisi causata dall'uso eccessivo di alcool e fumo da parte della vittima che negli ultimi mesi rincasava quasi sempre ubriaco, minando con reazioni violente la consueta tranquillità familiare di padre e madre, ma anche del fratello Alessandro, il più piccolo di sei figli che con lo stesso Roberto abitava ancora nella casa dei genitori.
Roberto, così come avveniva già da mesi, anche ieri - rincasato a notte fonda poco dopo le 2 “ubriaco” -, avrebbe trasformato in più riprese in un inferno il resto della nottata che si è conclusa tragicamente solo all'alba con un epilogo che nessuno avrebbe mai immaginato.
Come in tutti i delitti consumati in ambito familiare l'esito non è mai scontato. Ieri sera, Alessandro Crisafulli, 28 anni, ha di certo stupito il sostituto procuratore Fabio Sozio che lo stava interrogando, assieme al capitano dei carabinieri Fabio Valletta e al luogotenente Rosario Previti.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.