"Non dirmi che hai paura": la storia di Samia, ragazza di Mogadiscio con la corsa nel sangue, che ha lasciato la sua patria per raggiungere l'Italia in un viaggio di 8000 Km, ha riecheggiato per l'Isola di Stromboli, dove terra, fuoco, vento e mare si fondono e diventano tutt'uno con la voce viva del vulcano.
A dare vita alla storia di questa donna, un'altra voce di donna, quella di Isabella Ragonese, che ha partecipato alla seconda edizione della Festa di Teatro Eco Logico dell'isola, intitolato "Strangers in the Night", con una emozionante lettura alla Libreria tratta dal libro di Giuseppe Catazzella, intitolato appunto "Non dirmi che hai paura", del quale audiolibro edito da Feltrinelli l'attrice siciliana è la voce narrante.
La Ragonese ha letto e raccontato senza microfono o amplificazione, e questa, per il festival, non è una novità: l'evento, unico nel suo genere, propone infatti al pubblico spettacoli di teatro, musica e danza senza l'ausilio della corrente elettrica, scelta nata dal desiderio di aprire uno spazio di relazione fra artisti e pubblico in cui siano l'essere umano, la sua voce e il suo corpo i veri protagonisti della scena, senza filtri o effetti artificiali.
In particolare il festival, dal 12 al 19 luglio, ha offerto al pubblico otto giorni di performance dal vivo e a ingresso libero, illuminate dal sole o dal fuoco, con decine di artisti da tutto il mondo. "Una manifestazione geniale", secondo la Ragonese, che spiega: "Il teatro nasce in Grecia, naturalmente senza luce elettrica e senza microfono, e il legame tra Grecia e Sicilia nel campo teatrale è ben noto. È quindi bene che si porti alle sue origini il teatro greco e la Sicilia è proprio il posto ideale dove farlo. Inizialmente, l'idea di non usare il microfono o alcuna forma di amplificazione mi spaventava, poi invece proprio questo si è rivelato basilare e mi ha dato modo di esprimermi in un modo che non avrei potuto sperimentare altrove".
Insomma, un'intensa esperienza di confronto fra arte e natura per una II edizione intitolata "Strangers in the night" e incentrata appunto sulla figura dello straniero, l'estraneo, il profugo, e sui temi dell'appartenenza a un luogo, a una cultura, a una lingua, e della proprietà, con una profonda riflessione su quel che accade dentro di noi quando diciamo "è mio".
Fin dal titolo la manifestazione ha voluto ricordare un famoso straniero, l'italo-americano Frank Sinatra, nel centenario della sua nascita: il celeberrimo cantante incise una canzone dedicata a Stromboli, inizialmente concepita come colonna sonora dell'omonimo film di Rossellini e alla protagonista del film, la profuga Karen, è stata dedicata un'Ode a Karen il 15 luglio dall'artista svedese Marie Ohrn. Performance che è stata anche un omaggio a un'altra famosa straniera che avrebbe compiuto 100 anni quest'anno: Ingrid Bergman.
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