Trovata una soluzione "tampone" dopo la
chiusura del primo piano dell'Istituto Superiore "Isa Conti" di
Lipari, a causa delle infiltrazioni d’acqua dal tetto e del conseguente
pericolo per l’incolumità di studenti, docenti e personale scolastico. Motivo
per cui il Consiglio d’Istituto aveva deliberato il doppio turno non condiviso
da genitori e studenti con questi ultimi che hanno, di conseguenza, deliberato lo stato di
agitazione permanente autogestito.
Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, così
come da noi anticipato ieri, ha messo a disposizione l'immobile ex asilo di
contrada San Giorgio, rinnovato lo scorso anno.
L'immobile si è reso
disponibile poichè la gara per l’affidamento di questi locali, per i servizi
integrativi di riabilitazione psicomotoria, è andata deserta.
L'edificio oggi è
stato oggetto di un sopralluogo, con esito favorevole, da parte dei tecnici
della ex Provincia Regionale, del dirigente scolastico Tommasa Basile e
dell'assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Fabiola Centurrino.
Il via libera all'occupazione momentanea del sito da
parte di alcune classi del Conti , onde scongiurare il doppio turno delle lezioni,
potrebbe arrivare già domani, dopo un incontro che si terrà tra dirigente
scolastico, studenti e genitori.
La reale immissione in possesso potrebbe
avvenire, invece, tra qualche giorno. Cioè dopo il trasferimento di quanto
necessario per l’attività scolastica, qualche piccola modifica e la pulizia
dell’area esterna.
In una nota il Comitato studentesco del Conti
annuncia che "nel prendere atto e confortato dalla disponibilità data dal
Comune a concedere i locali dell'ex asilo nido, in forma temporanea e
transitoria per ospitare le classi dell'Istituto, e del parere favorevole
espresso ieri dai tecnici provinciali, in attesa di un atto ufficiale, mantiene
lo stato di agitazione". L'utilizzo dell'ex asilo nido avverrà solo per il
lasso di tempo necessario affinchè l'ex Provincia regionale di Messina intervenga
con somma urgenza nei locali dell’Istituto "Conti" per eliminare le
problematiche esistenti e ripristinare le condizioni di sicurezza.
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