On. Ministro Galletti,
le isole Eolie sono state incluse nel dicembre del 2000 nella World Heritage List, la lista dei Siti riconosciuti e dichiarati dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, in ragione del loro valore universale. Nel nostro Paese, ricchissimo di storia, cultura e monumenti, le isole Eolie insieme al Parco del Cilento, Monte San Giorgio, le Dolomiti e le Cinque Terre sono gli unici esempi di patrimonio naturale dichiarato bene dell’Umanità, su 51 siti riconosciuti.
Le bellezze naturali e i vari aspetti geologici e vulcanologici, assieme ai settemila anni di storia testimoniati dalle citazioni di poeti e scrittori dell’antichità, impongono un coerente e impegnato lavoro di salvaguardia e conservazione del patrimonio, ma anche e soprattutto l’individuazione di quegli indirizzi di governo dello sviluppo socio-economico e di quelle trasformazioni territoriali capaci di mantenere nel tempo l’integrità dei valori che hanno consentito il riconoscimento del sito come Patrimonio dell’Umanità.
Il "disapplicato" Piano di Gestione UNESCO delle EOLIE offre una puntuale disamina non soltanto di ciò che effettivamente rende l’arcipelago una perla naturale e culturale da preservare per le generazioni future, ma anche dei programmi di azione volti soprattutto a far sì che ciò che oggi costituisce la fonte primaria di ricchezza per le isole Eolie e per il Paese, ovvero il flusso turistico - forte e all’apparenza inesauribile soprattutto, se non esclusivamente, nel tradizionale periodo estivo - non finisca per imporsi paradossalmente come una “forza” in grado di intaccare ed erodere le risorse naturali del territorio.
Si deve puntare ad uno sviluppo socio-economico, ad una valorizzazione del territorio e delle comunità locali attraverso l’attuazione di processi di sviluppo locale sostenibile rendendo possibili e concrete le azioni di sostegno volte ad un migliore utilizzo del bene caratterizzante l’eccezionalità a livello mondiale del sito UNESCO isole Eolie, a partire dal turismo e le attività ad esso connesse per tutto l'anno.
L'istituzione del "Parco Nazionale Isole Eolie" risponde alla necessità affrontare seriamente queste criticità, alla necessità di fare un salto di qualità dal punto di vista dell’utilizzo della “risorsa turismo” e della crescita socio-culturale di tutta la comunità eoliana, intendendo con ciò la capacità della comunità di guardare a se stessa e alla sua terra come fonte di ricchezza da preservare e nello stesso tempo ad utilizzare e spalmare l'utilizzo di questa risorsa nel solo nella stagione estiva.
E' necessaria la riqualificazione delle isole, cercando di far fronte alle sue necessità di uno sviluppo sostenibile, attraverso piani di intervento innovativi e qualificanti – nelle metodologie - da quei progetti che coinvolgono negativamente porzioni importanti ed espressive di un sito e che potrebbero alterarne le caratteristiche geo-vulcanologiche, ambientali e paesaggistiche.
Si impone oggi la necessità di porre in essere le strategie socio-economico-culturale contenute nel Piano di gestione del sito UNESCO Isole Eolie". A confermare la strategia di sviluppo sostenibile contenuta nel "Piano" le segnalo che in occasione delle candidature del "Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d’Europa" questo è stato dichiarato "meritevole di menzione speciale, in quanto le misure in esso contenute finalizzate a tutelare le qualità naturali, paesaggistiche e identitarie delle comunità locali sono riuscite a contrastare operazioni speculative di consumo del suolo [...] un riconoscimento dei valori contenuti e promossi dal Piano e un segno di incoraggiamento per una gestione corretta del territorio in termini di sviluppo sostenibile".
On. Ministro Galletti ci rivolgiamo a Lei per il ruolo cruciale che esercita e per la determinazione che ha dimostrato con l'istituzione del Parco di Pantelleria, all'indomani degli incendi dolosi e criminali. Non dobbiamo aspettare che accadano eventi drammatici nelle Eolie per procedere all'avvio della gestione del sito UNESCO, all'istituzione della riserva naturale di Lipari, dell'istituzione dell'Area Marina Protetta e del Parco nazionale delle Eolie.
Infine, le colpevoli omissioni e le mancate istituzioni degli strumenti previsti, rappresentano un vulnus per l'economia delle Eolie e di tutti i loro cittadini, in balia oggi di un manipolo di speculatori che impediscono che gli isolani TUTTI beneficino dell'istituzione del Parco e dell'appartenere al patrimonio UNESCO.
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