A bordo dell’imbarcazione vi erano dieci persone, tra uomini e donne, più i 5 componenti l’equipaggio. Tra questi l’ex giocatore del Milan, Daniele Massaro. Tutti impauriti ma, fortunatamente, illesi.
A fare scattare l’allarme è stato un gruppo di giovani panarellesi che si trovava in zona con il barchino di Alessio Ferrara.
Questi, notato l’intenso fumo che proveniva dall’imbarcazione, oltre ad informare di quanto stava accadendo le competenti autorità, si sono portati sottobordo, procedendo a fare evacuare il mezzo e a trasportare, in due riprese, passeggeri e equipaggio dello yacht alla spiaggetta e su un’altra grossa imbarcazione che si trova in zona.
Il giovane Ferrara ha, quindi, raggiunto il porto dell’isola dove ad attenderlo vi era il padre Maurizio, vigile del fuoco di Panarea (fuori servizio). Questi, una volta giunto sullo yacht si è prodigato unitamente a Giovanni Marzo, un altro isolano, per spegnere l’incendio con dei secchi di acqua salmastra.
Da lì a poco è giunta la motovedetta “Monteleone” dei Carabinieri di Lipari che ha praticamente, insieme ai due isolani, salvato la barca, mettendo in funzione il sistema di pompe antincendio in dotazione.
Contestualmente da Lipari, su disposizione del comandante Paolo Margadonna, sono uscite in mare, alla volta di Panarea, due unità del Circomare – Guardia Costiera. A bordo di una di esse hanno preso posto i vigili del fuoco in servizio presso il distaccamento liparese.
Una volta domato l’incendio, lo yacht messo in sicurezza è stato trainato, scortato dai mezzi del Circomare sino al porto di Sottomonastero a Lipari, a disposizione dell’Autorità marittima che ha aperto, come da prassi, un fascicolo sull’accaduto.
Da una prima stima i danni nella zona motori e nelle aree limitrofe sarebbero di una certa consistenza
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