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lunedì 1 agosto 2016

Sostegno economico a famiglie disagiate e inclusione sociale

Comune di Lipari – Assessorato ai Servizi sociali
Comunicato – stampa
Piano Nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Legge 28 dicembre 2015 n. 208
Il Sia (Sostegno all’inclusione attiva) è una misura di contrasto alla povertà studiata per le famiglie che si trovano in situazioni di disagio. E’ rivolto alle famiglie che abbiano almeno un figlio minore o disabile, o dove sia presente una donna in gravidanza accertata.
La domanda può essere inoltrata da cittadini italiani e stranieri (con regolare permesso di soggiorno di lungo periodo) che risiedono da almeno due anni in Italia.I richiedenti devono essere in possesso di un reddito Isee inferiore o uguale a 3 mila euro annui, non devono essere beneficiari di sostegni economici superiori ai 600 euro mensili né fruire della Naspi (indennità di disoccupazione) e dell’Asdi (assegno di disoccupazione). Le famiglie che aspirano al beneficio dovranno dimostrare di non aver acquistato autoveicoli nel corso dell’ultimo anno e di non possedere automezzi di alta cilindrata.
Il Sia prevede l’assegnazione di 80 euro mensili per ogni componente del nucleo familiare, fino ad un massimo di € 400,00 (per famiglie di 5 o più componenti). L’importo verrà caricato ogni due mesi su una carta acquisti con cui si potrà fare la spesa al supermercato oppure acquistare i farmaci o pagare le bollette negli uffici postali .
L’obiettivo finale del provvedimento non è solo quello di dare un sostegno economico alle famiglie disagiate, ma di dotarle degli strumenti utili a farle tornare autonome. Per questo, chi sceglie di fare richiesta di sussidio dovrà siglare un accordo (Patto tra servizi e famiglie) con i Comuni, i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole e le associazioni del Terzo Settore, che si impegneranno a intervenire in soccorso della famiglia e ad offrire concrete opportunità lavorative. Il Patto coinvolge tutti i componenti del nucleo che, da parte loro, dovranno dimostrarsi disponibili a partecipare alle politiche attive previste dall’intesa.
I progetti di attivazione sociale e lavorativa prenderanno le mosse da una fase di pre-analisi in cui verranno studiate le specifiche situazioni delle famiglie. Una equipe multidisciplinare, costituita da un assistente sociale e da un operatore del centro per l’impiego (e, se necessario, da altre figure professionali), identificherà i bisogni e le potenzialità dei vari membri e individuerà le azioni da intraprendere. Tutte le famiglie che sottoscriveranno il Patto con i servizi dovranno instaurare rapporti regolari con i soggetti coinvolti nei progetti di attivazione e aderire alle iniziative di formazione e di politica attiva. Se i componenti dei nuclei familiari individuati non accettano di sottoscrivere il patto o non rispettano gli obblighi assunti possono essere esclusi dal beneficio.
Le domande potranno essere inoltrate al Comune di residente a decorrere dal 2 settembre p.v., su appositi moduli che saranno predisposti dall’INPS.
Dalla Residenza Municipale, 26 luglio 2016
Il Capo Area L’Assessore
(M. Pajno) (F. Centurrino)

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