Pubblichiamo il documento con il quale le Segreterie sindacali di categoria hanno preannunciato lo sciopero di domani ed indirizzato a:
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Commissione di Garanzia Attuazione Legge Scioperi
Osservatorio sui conflitti nei trasporti
ASSOPORTI
ASSOLOGISTICA
ASSITERMINAL
FISE
ANCIP
ASSOARMATORI
CONFITARMA
ANGOPI
FEDERPILOTI
FEDERIMORCHIATORI
ASSORIMORCHIATORI
E p.c. Comando Generale delle Capitanerie di Porto
Prot. n. 132/2018/SU/PORTI/mc
Oggetto: Proclamazione sciopero nazionale dei lavoratori dei porti e dei lavoratori marittimi.
Con la presente le scriventi Segreterie Nazionali ribadiscono integralmente i contenuti della propria missiva
del 21 marzo u.s. in cui si afferma che la riforma della legislazione portuale rappresenta il
caposaldo di un’operazione più ampia nel sistema trasportistico nazionale volto a rimuovere penalizzanti
ingorghi e strozzature in favore di una maggiore fluidità delle merci e, garantire, quindi, una prospettiva di
sviluppo occupazionale ed economica al nostro Paese oltre che a rilanciare e riqualificare il lavoro portuale.
Riscontriamo, purtroppo, il perpetuarsi di azioni volte ad eludere le regole ed a mortificare il lavoro
portuale a scapito della sicurezza delle operazioni portuali e dei lavoratori marittimi.
Invero, nonostante il puntuale quadro normativo vigente, si moltiplicano situazioni ed atti che mettono in
seria discussione il ruolo dell’Ente terzo che tali regole è chiamato - per funzione e ruolo istituzionale - a far
rispettare.
Infatti, i vari casi cui stiamo assistendo e che minano seriamente le basi della norma che regola il mercato
delle imprese e quello del lavoro nei porti sono riferiti:
● All’autoproduzione delle operazioni portuali al di fuori delle regole che crea dumping nel lavoro
portuale a grave rischio per la sicurezza, specialmente dei lavoratori marittimi adibiti a tali mansioni.
● Alla incertezza attuativa nella complessiva gestione degli Organismi di rappresentanza previsti dalla
legge e quindi al loro ruolo consultivo su autorizzazioni e concessioni, dal depotenziamento delle
competenze oggi presenti nelle AdSP fino ad arrivare ad atti che violano il diritto Costituzionale.
Una situazione pesante che tende a frenare l'impulso con cui la stessa riforma, nei prossimi anni, dovrà
contribuire ad affrontare il contesto economico, in profonda evoluzione, e tecnologico.
Per tutte queste ragioni e le altre già contenute nelle nostre richieste di incontro al Ministero vigilante,
rimaste al momento inevase, e anche per evitare che il vuoto di Governo venga inteso come una tacita
autorizzazione a sovvertire il sistema di regole nei porti, con la presente siamo a proclamare lo sciopero di
24 ore per il giorno 11 maggio 2018 dei lavoratori dei porti dipendenti/soci delle imprese artt. 16, 17 e 18 e
dipendenti delle AdSP nonché dei lavoratori marittimi dipendenti delle società delle associazioni in indirizzo
e del rimorchio portuale con la seguente articolazione:
- Lavoratori dei porti/soci delle imprese artt. 16, 17 e 18 e dipendenti AdSP, intera prestazione;
- Navi traghetto e Navi da carico presenti nei porti nazionali, ritardi di 24 ore alla partenza della nave;
- Amministrativi, operai, biglietterie, personale in servizio giornaliero ed in turistica, astensione di 8
ore;
- Servizi tecnico-nautici (Rimorchio portuale, Ormeggio, battellaggio e pilotaggio), astensione
dell’interno turno per un massimo di 12 ore, il giorno 11 maggio.
Si precisa che lo sciopero sarà effettuato garantendo le prestazioni che possano in qualche modo
coinvolgere i diritti delle persone costituzionalmente tutelate, secondo le modalità stabilite all’art.49 del
Ccnl di settore e delle discipline specifiche in attuazione della Legge 146/90 e s.m.i. per il personale dei
servizi tecnico-nautici.
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