Lo denuncia il ginostrese Pasquale Giuffrè, sempre in prima linea in difesa dei diritti degli abitanti del piccolo borgo dell’isola di Stromboli. “Da tale deposito - evidenzia - si innalza un odore nauseabondo, frutto della putrefazione a cui vanno celermente incontro i rifiuti organici con il caldo di questi giorni, che non solo ammorba l’area portuale (dove transitano decine di turisti) ma raggiunge anche le sovrastanti abitazioni con grave pregiudizio per la salute pubblica.
Nel sito, tra l’altro, proliferano mosche, zanzare e ratti che allargano il loro raggio d’azione anche all’abitato.
Nella mia qualità di cittadino di Ginostra e di nonno di due bimbi in tenerissima età – continua Giuffrè - temo vi sia il serio rischio di contrarre infezioni e/o malattie. Se tale soluzione è assurda d’inverno, immaginarsi d’estate dove i rifiuti aumentano e l’esposizione di questi, al sole è decisamente più forte. Anche perché come accaduto ieri, la ditta incaricata, giunta in loco con la nave dedicata, con un mezzo non in grado di trasferire contemporaneamente tutti i rifiuti, ne ha smaltiti solo una parte, circa il 50%. "
Il resto? Alla prossima puntata, tra sette giorni”.
E sull'argomento interviene con due"cartoline" (che pubblichiamo a supporto di questo post) anche Gianluca Giuffrè che scrive:
Il benvenuto che l'amministrazione comunale dà a chi arriva a Ginostra è questo : un centro di trasferenza e stoccaggio, totalmente illegale, sul demanio marittimo e con una puzza nauseabonda
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