È stata pubblicata, questa mattina, così come da noi anticipato ieri, l’ordinanza n.97 del 02.09.2019, che riprendendo le metodologie d’accesso all’Isola di Stromboli già previste dalle ordinanze della Capitaneria di Porto di Lipari, riapre la possibilità di sbarco per tutte le imbarcazioni che effettuano escursioni giornaliere a Stromboli.
Coerentemente con i dati trasmessi durante le video conferenze di aggiornamento giornaliero da Protezione Civile, Prefettura e Comunità Scientifica, secondo i quali la situazione del vulcano va verso una normalizzazione dell’attività, pur permanendo ad oggi lo stato di allerta arancione, e in considerazione della non prevedibilità di eventi straordinari, la quale richiede che siano adottate tutte le misure necessarie per garantire le migliori condizioni di sicurezza, soprattutto in area portuale, si è ritenuto di poter revocare il provvedimento di divieto di sbarco per i mezzi navali non di linea, ponendo tuttavia severi ma necessari limiti.
In particolare, i principali contenuti dell’ordinanza sindacale riguardano il divieto assoluto a partire da quota 290 metri sul mare del sentiero di accesso e sino all’area sommitale del cratere ed interdizione, nel versante di Ginostra, dal sentiero di Punta Corvo fino alla sommità del cratere (fatta deroga per il personale che dovrà effettuare attività di controllo, monitoraggio, prevenzione, sorveglianza e ogni azione di protezione civile e studio scientifico); la riapertura degli sbarchi agli escursionisti sull’Isola di Stromboli con il limite massimo di 200 unità per ciascun mezzo nautico; e infine, si dispone che tutte le unità navali che sbarcano passeggeri a Stromboli in numero superiore a 40 dovranno disporre di personale idoneo e sufficiente ad accompagnare i passeggeri sia in fase di sbarco che di reimbarco, assicurandosi che gli stessi non stazionino sulla banchina/molo d’approdo oltre il tempo necessario alle suddette operazioni
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